“Direzione Santiago – Le emozioni di un Cavaliere” -Terza tappa-Da Illarratz a Pamplona – Rubrica a cura di Vins Tramontano, pellegrino Commendatore del Cammino di Santiago

Terza tappa – Da Illarratz a Pamplona

Ben riposato, partì prestissimo, alle 6:30 mi incamminai verso Pamplona, ci tenevo ad arrivare  presto, non volevo perdermi l’appuntamento davanti l’Ayuntamiento delle ore 12:00.

Camminai in lunghi sentieri, strade e lungo la riva del fiume Arga, che attraversai almeno sei volte lungo tutto il percorso della tappa e piccoli e graziosi villaggi. Continuai a camminare fine a Pamplona, dove entrai attraverso il ponte della Maddalena sul fiume Arga e il Portale di Francia. Prima che il sole riscaldasse arrivai all’albergo prenotato, sapevo che durante la festa di San Firmino gli albergue fossero chiusi ai pellegrini. Poco male, il costo era di poco superiore, sistemai lo zaino in camera e alle 11:00 era già in Plaza Consistorial, precisamente dove alle 12:00 del primo giorno di San Fermin, dal Palazzo dell’Ayuntamiento avrebbero sparato “lo chupinazo”, cioè i tre razzi che annunciano l’inizio dei festeggiamenti…Continua la lettura 👇

Una delle feste popolari più emblematiche della Spagna, è sicuramente la Festa di San Firmino, ogni 6 luglio, scattano i festeggiamenti che danno inizio ad una settimana di encierros (la corsa dei tori), corse e tanto divertimento fino al 14 luglio, giorno in cui il popolo intona il canto “Pobre de mí”.

Avvicinandomi al centro aumentava la folla di persone, tutte vestite di bianco pantalone e camicia bianca con una fascia rossa intorno al collo o alla vita, per sentirmi a mio agio e in linea con le persone locali, comprai una fascia rossa e una bottiglia di sangria.

La piazza era gremita all’inverosimile, trovai posto in un punto riparato dalle onde che si ripetevano tra la folla, non ci credevo, stavo assistendo allo spettacolo che più volte avevo visto in televisione e desiderato parteciparvi. L’approssimarsi dell’ora la folla cantava, intonando motivi conosciuti, nel mentre sulle teste passavano grossi palloni. Quando scoccarono le 12:00 partirono i tre razzi, dando inizio ai festeggiamenti…Continua la lettura 👇

E’ indescrivibile la gioia e l’allegria che c’era nelle persone in quel momento, cori, musica, sangria, era tutt’uno, stavo vivendo un sogno. Le maglie bianche dei pamplonesi erano diventate rosse di vino, la folla si spostava ad onde nella piazza gremita all’inverosimile, mi sentivo a mio agio, facevo parte di loro Tutte le strade erano stracolme di persone intente a festeggiare e a banchettare, dai balconi cadeva vino sulle persone, ogni angolo era uno spettacolo, passavo nelle vie e tra le persone a catturare la loro allegria. Restai tutto il pomeriggio e fino a tardi a passeggiare nel centro di Pamplona. Come dico in una mia poesia, si possono raccontare colori, fatti, ma non si possono descrivere le emozioni. Quella di Pamplona, effettivamente è una festa unica nel suo genere, la vidi bene, a dispetto di quanto dicevano le cronache, l’organizzazione era capillare, nelle barricate dove passavano i tori c’erano tre gradi di protezione, quelli che volevano vivere le emozioni a diretto contatto con i tori erano selezionati dai gendarmi. Rientrai in albergo tardi, avevo vissuto una giornata intensa, indimenticabile, non ci credevo e non riuscivo ad addormentarmi quel sogno sembrava realtà o la realtà davvero un sogno. Ancora oggi, se mi soffermo a pensare, provo le sensazioni di quei momenti.

Vins Tramontano

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Ampia galleria fotografica – photo credit: Vins Tramontano