CE-Riteniamo vergognosa e inaccettabile la situazione che si sta verificando in Iran: cosi si esprime L’Associazione “DifferenteMente APS”
L’Associazione “DifferenteMente APS” stigmatizza con la massima fermezza la repressione in atto nella Repubblica Islamica e sottolinea il ruolo cruciale della comunità internazionale nel porre fine all’eccidio di coloro che lottano per i propri diritti, ricordando che l’uso di proiettili veri sui manifestanti è un crimine contro l’umanità e la comunità internazionale ha il dovere di prevenire e fermare questi crimini.
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Riteniamo vergognosa e inaccettabile la situazione che si sta verificando in Iran dove le donne sono scese in piazza per protestare contro l’omicidio di Masha Asani, la 22enne curda trovata morta lo scorso 16 settembre nella cella del carcere nel quale era stata rinchiusa poche ore prima per aver indossato il velo in modo non conforme alle regole della Repubblica Islamica.
Nonostante la brutale repressione e la chiusura di Internet, le manifestanti continuano a far sentire la loro voce. E’ importante che la comunità internazionale si attivi affinchè venga fatta luce sulle reali cause che hanno provocato la morte della giovane ragazza e che le indagini del caso vengano svolte da una autorità imparziale e competente che ne attesti eventuali trattamenti e maltrattamenti disumani contro i diritti sanciti nella Carta dei diritti Umani.
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Apprendiamo, purtroppo, dalla stampa che, almeno 83 persone, compresi bambini, risultano essere state uccise. I canali Telegram affiliati allo stato hanno condiviso le confessioni forzate dei manifestanti costituendo una flagrante violazione dei loro diritti al giusto processo.
Le forze di sicurezza iraniane hanno arrestato anche l’attivista Faezeh Hashemi, figlia dell’ex Presidente Akbar Hashemi Rafsanjani, per il suo sostegno alle proteste a Teheran in quanto il fatto di aver motivato le donne a prendere parte alla manifestazione in Iran costituisce reato.
“Ci appelliamo al Parlamento, al Governo italiano e ai rappresentanti dei parlamenti e dei governi europei, a tutta la comunità internazionale affinchè intervengano con urgenza sulle autorità iraniane per indagare sulle reali ragioni della morte di Masha Asani e per porre fine alle pene e ai trattamenti inumani e degradanti che vengono inflitti ai manifestanti.”