“Direzione Santiago – le emozioni di un Cavaliere” undicesima tappa: Da Calzadilla de La Cueza a El Burgo Ranero

Undicesima tappa – Da Calzadilla de La Cueza a El Burgo Ranero

Un’abbondante colazione e quando fui fuori pensai “se oggi faccio una buona tappa domani potrò permettermi di visitare Leon”. Il segno della croce anticipò i primi passi della nuova giornata di cammino.

Calzadilla de la Cueza era il classico paese posto su una linea retta, in strada lo spettacolo delle palle di sterpaglie che rotolavano mi attirò al punto che scherzosamente le scansavo mentre mi superavano. Quel paesaggio mi accompagnò fino al villaggio che aveva cantine scavate e case in adobe: una massa di argilla a volte mescolata con paglia e utilizzata per costruire muri e pareti.

Dopo un pò di ore delle sculture medievali molto ben fatte, segnarono che ero arrivato a metà della strada per Santiago de Compostela. Mentre facevo una pausa all’ombra di alberi lungo un fiume, pensai che questo cammino è per me come un buon libro, “Lo sto leggendo lentamente, ora sento un sentimento che ogni giorno è più forte, continuo a leggere pagina su pagina, ho paura di arrivare all’ultimo capitolo”. Non devo aver fretta di arrivare alla fine, sono convinto che tutto arriverà all’ora esatta e più opportuna, d’altronde anche i frutti hanno bisogno di tempo per diventare saporiti ed essere raccolti.

Camminai senza fermarmi nei due paeselli che attraversai, centri rurali dove emergeva l’assenza di persone nelle strade, probabilmente a lavoro nei campi. Arrivai a El Burgo Ranero, una citta non diversa dalle ultime due, ma valutando i chilometri per il prossimo paese, fui obbligato a fermarmi per la notte. Contrariamente al paesello, l’albergue “La Laguna” dimostrò di essere una struttura di ricezione di livello superiore, a gestirlo c’era Vincenzo, un simpatico italiano di Napoli, della mia stessa fede calcistica, entrammo subito in sintonia, mi suggerì dove andare a cenare, quando ritornai simpaticamente gli dissi: “non era difficile, è l’unico locale della città”. Seduti comodamente sulle sdraio in giardino, rimanemmo a parlare della sua esperienza da hospitalero, prima di salutarci mi disse: “domani cerca di partire presto e porta acqua e cibo a sufficienza, il prossimo ristoro è a 20 km”. Pensai, è il caso di prenderlo in considerazione, sicuramente sa più di me.

Vins Tramontano

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photo credit: Vins Tramontano

A seguire foto della undicesima  tappa