A Caserta la presentazione di “Scampia ammaina la vela” di Monica Buonanno.
Si terrà oggi 5 dicembre la presentazione di "Scampia ammaina la vela" di Monica Buonanno, edito da De Nigris, alle ore 17.30, presso la Sala Enoteca Provinciale, via C. Battisti 50, Caserta.
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Caserta. Ultimamente, grazie all’abbattimento delle vele, alla libreria e dell’apetura delll’università, Scampia sta iniziando ad essere considerata in modo diverso e non più la grande piazza di spaccio che conoscevamo fino a poco tempo fa.
Moltissimi i libri dedicati a Scampia, su progetti anche teatralo come “Aristofane a Scampia. Come far amare i classici agli adolescenti con la non-scuola” di Marco Martinelli, Ponte alle Grazie, 2016, sul ruolo dei sacerdoti “Ali bruciate. I bambini di Scampia” di Alessandro Pronzato, Davide Cerullo (Autore), Paoline Editoriale Libri, 2009, su storie di vita “Soldatini di piombo. Amore e morte a Scampia” di Davide Cerullo, Emanuele Fucecchi (Illustratore), Becco Giallo, 2022 e così via.
Invece, sul libro presentato oggi, come si legge su ibs:
《Il racconto parte da una cruda verità, ma anche da un’azione di cooperazione tra popolo e istituzioni coinvolta in un’impresa epica di abbattimento non solo della Vela Verde, ma di uno stereotipo.Scampia è il simbolo del disinteresse politico e amministrativo nei decenni e dell’esperienza del Comitato Vele di Scampia, che raccoglie la volontà di Vittorio Passeggio e la rafforza in movimento di lotta per il lavoro e la casa a Napoli. Parlo della lotta alle Vele di Scampia, abitazioni costruite tra il 1962 e il 1975 secondo un’architettura non pensata per una periferia – all’epoca – a vocazione agricola e soprattutto innestate su un perimetro senza alcun servizio.Progettate per ricostruire la cosiddetta “economia del vicolo”, a seguito del terremoto del 1980 decine di famiglie hanno iniziato ad occuparle abusivamente, organizzando una sorta di diaspora dal centro storico di Napoli. Una base per le povertà future, di identità costruite sulla miseria e l’indigenza. Ho voluto raccontare per ricordare, perché la memoria è di per sé già lotta. Prefazione di Sabina de Luca.》