Concorso Regione Campania 2023 – 5.000 assunzioni in arrivo
Prossimamente in arrivo, il nuovo Concorso Regione Campania 2023, l’opportunità tanto attesa per lavorare nel settore pubblico
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Con ben 5.000 posti in arrivo, le assunzioni Regione Campania 2023 rappresenteranno un’occasione imperdibile per coloro che ambiscono a una carriera stabile e gratificante.
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Se il Concorso Regione Campania 2023 non è tra quelli che ti interessano, puoi sempre dare un’occhiata ai Concorsi in Campania o agli altri bandi in scadenza.
Concorso Regione Campania 2023 – Come funzionerà e come partecipare
Posti previsti, profili e requisiti
Qual è la fonte del prossimo concorso?
L’annuncio del nuovo concorso è arrivato con l’approvazione degli atti propedeutici a lanciare il nuovo bando: in particolare, è stata inviata la richiesta delle carenze di organico ai Comuni e agli altri enti pubblici.L’arrivo del concorso è stato inoltre annunciato dal Presidente della Regione Campania Vincenzo de Luca nella diretta Facebook del 4 novembre 2022. Il concorso che uscirà, seguirà alla selezione di 4 anni fa che ha portato all’inserimento stabile di 5000 risorse nel settore pubblico.
Il bando per le nuove assunzioni in Campania era atteso entro i primi mesi dell’anno, ma al momento non è uscito.
Quanti saranno i posti previsti?
Si prevede l’assunzione a tempo indeterminato di circa 5000 risorse e l’uscita dell’apposito bando è attesa nei prossimi mesi, probabilmente già entro l’estate.
In particolare, durante l’assemblea Anci Campania a Caserta, il Presidente Vincenzo de Luca ha dichiarato: “Abbiamo deciso di fare un altro concorso come Regione Campania per altri 5mila dipendenti. Lo faremo a gennaio e abbiamo intenzione di completare questo concorso entro 9 mesi, chiudiamo l’operazione sicuramente entro il 2023″.
Quali sono i profili previsti dal Concorso Regione Campania?
Soprattutto, per giovani impiegati e altri profili da inserire nel pubblico impiego. In particolare, le assunzioni avverranno presso i Comuni e gli altri enti pubblici del territorio.
Quali saranno le sedi di lavoro?
Al momento non ci sono informazioni precise sulla ripartizione dei posti. Tuttavia, secondo le dichiarazioni del Presidente della Regione Campania, alcune assunzioni saranno destinate ad aziende regionali come Eav e Air, altre invece saranno destinate ai Comuni e altri enti territoriali della Regione.
I posti saranno a tempo indeterminato?
Sì, i posti saranno a tempo indeterminato.
Quale sarà il titolo di studio richiesto per partecipare?
In base ai profili previsti per il precedente Concorso Regione Campania, dovrebbe essere possibile partecipare con un diploma o una laurea.
Tuttavia, è necessario attendere l’uscita del bando ufficiale per maggiori informazioni sui titoli di studio richiesti e sulle specifiche lauree ammesse.
Prove del concorso
Quale sarà l’iter dei concorsuale?
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Prove del concorso
Quale sarà l’iter dei concorsuale?
Sarà un corso-concorso, in particolare, sarà così strutturato:
– prova scritta;
– formazione professionale della durata di 3 mesi;
– prova orale.
Quanto durerà la procedura?
L’intenzione di partenza è quella di chiudere il concorso e procedere alle assunzioni in tempi brevi, entro 9-12 mesi.
Di seguito le dichiarazioni del Presidente della Regione Campania:
“Abbiamo intenzione di completare questo concorso entro 9 mesi, vogliamo dare tempi estremamente accelerati: anziché 9 mesi di formazione, facciamo 3 mesi di formazione presso i Comuni, per quelli che si aggiudicano il concorso, dopo 3 mesi il Comune fa un colloquio orale e decide l’assunzione. Offriamo un’opportunità straordinaria per rinsanguare le piante organiche, ma è evidente che non andremo avanti se non avremo da parte dei Comuni la richiesta di personale per coprire tutto o in parte le piante organiche. Ci carichiamo noi le spese per il concorso, almeno 10 milioni, paghiamo noi la formazione professionale e chiudiamo l’operazione sicuramente entro il 2023, se ce la facciamo entro l’estate. E’ un aiuto straordinario per i sindaci per l’attività ordinaria ma anche per i progetti legati al PNRR”