Uovo di Pasqua: scegliere il cioccolato giusto – La Dott.ssa Feola consiglia
Al latte, fondente, bianco o con le nocciole; mille modi di gustare il simbolo della Pasqua.
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L’ingrediente principale deve essere il cacao, almeno il 60%, ma meglio se la percentuale sale al 90%, lo zucchero deve essere presente in minima parte, come i grassi vegetali, che non dovrebbero superare il 5%, in sostituzione del burro di cacao.
Fondente: quali proprietà nutrizionali?
L’uovo di Pasqua fondente deve contenere almeno il 45% di cacao, quello extra amaro almeno l’85%. Il cioccolato fondente non contiene latte né altri ingredienti di origine animale, perfetto anche per i vegani. I grassi vanno dal 35% al 50%, ma non è presente colesterolo. Inoltre quello fondente è il più ricco di flavonoidi (100 g ne contengono circa 50-60 mg), potenti antiossidanti indispensabili per il benessere del nostro organismo. Il cioccolato è una buona fonte di ferro, di fosforo e potassio. Contenendo quasi 300 mg di magnesio per 100 g, rappresenta una delle fonti alimentari più ricche di magnesio con importante ruolo energetico e metabolico. Uno studio pubblicato su Faseb Journal evidenzia che il cioccolato fondente aiuta anche a ripristinare la flessibilità delle arterie e a prevenire l’aterosclerosi. Questa funzione benefica del cioccolato fondente è attribuibile alle sostanze antiossidanti che vi sono contenute.
Al latte o bianco: quali proprietà’ nutrizionali? 👇
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Al latte o bianco: quali proprietà’ nutrizionali?
L’uovo di Pasqua al latte o con il cioccolato bianco hanno meno proprietà nutrizionali, meno flavonoidi, in particolare in 100 g di cioccolato al latte ne
troviamo solo 10 mg, mentre nulla è la percentuale di flavonoidi, questo significa meno antiossidanti che aiutano fegato e sistema immunitario. Inoltre, il cioccolato al latte, contiene colesterolo, anche se in piccole quantità. La pasta di cacao minima contenuta deve essere al 25 per cento, mentre per quanto riguarda grassi e calorie non si discosta molto dalla qualità fondente. Il cioccolato gianduia, invece, nasce dall’unione del cioccolato al latte con le nocciole, ha quindi più proteine e grassi pregiati, appunto grazie alla presenza di frutta secca oleosa. Infine il cioccolato bianco che non contiene pasta di cacao, ma soltanto burro di cacao, quindi della componente più nobile del cioccolato rimane soltanto la parte grassa, oltre a contenere latte, zucchero e aromi, quindi più grassi e più colesterolo.
Conclusioni
Cioccolato sì, ma con moderazione! Più libertà di consumo agli sportivi e a chi conduce una vita attiva. I LARN – Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana (IV revisione) – consigliano una porzione media di 30 g. Si tratta di una quantità stabilita nel rispetto di una frequenza al consumo “una tantum”. Volendo consumare il cioccolato fondente tutti i giorni, ci si deve accontentare di una quantità compresa tra i 5 e i 15 g.
dott.ssa Caterina Feola
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Fonti
Iovivoleggero.it. Alimentazione, benessere. Uovo di Pasqua, il cioccolato giusto.