Il cervus elaphus italicos. Purtroppo questa sottospecie del cervo nobile sta tragicamente avviandosi all’estinzione. Se in passato, infatti, era diffuso sulle coste adriatiche, nelle foreste sub-mediterranee di leccio e tamerici, nelle paludi, nel delta del Po a Cervia, per cui la denominazione di cervo delle dune, oggi la specie si è concentrata nella zona del bosco della Mesola anticamente Bosco della Propositura con 300 esemplari. Di stazza più piccola rispetto al cervo europeo, con un accorciamento degli arti, con palchi a tre punte a stanga. In estate la livrea è maculata e durante la stagione riproduttiva il bramito è più basso rispetto alle altre specie. La sua lenta estinzione fu dovuta alla caccia, al disboscamento, all’accoppiamento tra consanguinei ed ancora oggi la specie è a rischio. Nel dopoguerra erano rimasti una ventina di esemplari ma nel 2006 si arrivò a 120. Ad oggi si cercano altri areali dove introdurlo come il Parco Naturale Regionale delle Serre e Riserve Naturali con ben 20 esemplari.
Giuseppe Papale
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