Intervista esclusiva alla bravissima artista pugliese Arianna Spizzico, che ha scelto Procida per il suo lavoro

È difficile concretizzare opere in diverse discipline operative, oggi?
Oggi come ieri approfondire concretamente le diverse discipline operative o tecniche come si suol dire, è sempre complesso perché comporta capacità e impegno.
Ma per chi ha passione, lo ritengo un percorso affascinante dove la sperimentazione dà luogo a effetti personalissimi e impensabili.

Vuoi trasferirti a Parigi, Londra o NY?
Trasferirsi per un artista dovrebbe essere normale.
Si va dove ti porta l’arte, o gli eventi che possono portarti a un livello superiore.

Quali progetti vorresti sviluppare nel 2024, e dove e con chi?
Tengo a creare un “Ensemble” di collaborazione con gente valida e stimata come Ivan Guidone, Giorgio Bertozzi e chissà altri in divenire che meriteranno la mia stima.
Gli eventi su cui attualmente mi sto concentrando sono: Procida Segni d’Arte 2024, una mia personale performance artistica con bronzi e tele presso la “Coffee House” nei bei giardini della storica Famiglia Scotto-Capodanno e si sta delineando anche una mia nuova personale a Bari nella sede delle Generali Private Banking di Francesco Notaro con cui collaborano Mariangela Agliata e Giorgio Bertozzi.

La stampa ti ha seguito, ultimamente?
Ritengo di aver avuto un ottimo supporto da parte del web magazine Arte&Società, diretto dal giornalista e sociologo Ivan Guidone, nonché di altri che, evidentemente, hanno creduto nella mia capacità, oltre che nella mia storia artistica.
Grazie a loro si sono interessate alla mia arte diverse testate giornalistiche tra cui, dulcis in fundo, anche Radio Rai con una bellissima intervista dedicata a “Over the Garden”, riguardante una mia installazione inaugurata a Procida il 5 giugno 2024, in occasione della Giornata Internazionale dell’Ambiente.

Hai partecipato a Fiere d’Arte?👇

Hai partecipato a Fiere d’Arte?
Sì, ho partecipato Sia alla EXPO ART di Bari per diversi anni, oltre alla Fiera di ROMA grazie a Toti Carpentieri, a MIAMI (USA )in forma virtuale, e per ultimo all’”EuroExpoArt”, coordinata da Giorgio Bertozzi e Ferdan Yusufi, in “VerniceArtFair” di Forlì.

Credi che l’arte andrà avanti su altri canoni e codici?
Già, questo accade soprattutto con lo stravolgimento del digitale, d’altra parte è una trasformazione iniziata anni fa con le intuizioni di Schifano che scontornava immagini televisive per rubare l’immediatezza.
Tutto si trasforma col tempo compresa l’arte.
Si cavalca un’onda dove le possibilità diventano multiple e il digitale sta invadendo ogni campo.
Personalmente, resto legata al fascino indiscusso della materia e delle sue trasformazioni e a quanto sanno fare le mie mani e a quanto appaghino le mie antiche conoscenze della manipolazione degli elementi, come accade con l’imprimitura o l’incisione.

Attualmente, il mercato dell’arte è florido?
Non direi.
Altresì, aumenta il valore delle grandi opere e dei grandi nomi battuti all’asta per cifre enormi.
Ma quelli sono investimenti!

Perché l’arte va avanti, nonostante alti livelli epidemici e stati di guerra?
Dalla notte dei tempi, l’uomo ha imparato a esprimere le proprie emozioni attraverso graffiti elegantissimi rimasti a testimoniare le scene di caccia. Pertanto, l’arte ha fatto e sempre farà parte della più alta capacità umana di espressione e denuncia, e morirà quando morirà l’uomo.

Vedi la tua città nel contesto attendibile del circuito dell’arte contemporanea?
Sto notando una buona ripresa e questo mi fa piacere.

Il tuo prossimo obiettivo espositivo?
Credo di aver già risposto, ma è tutto un affascinante work in progress, perché gli obiettivi si stanno delineando all’orizzonte, giorno dopo giorno.

A cura del critico d’arte Maurizio Vitiello

Intervista soggetto a copyright

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