– Il “visivo” del Pirandello tra film e libri – a cura di Maurizio Vitiello
Luigi Pirandello (Agrigento, 28 giugno 1867 – Roma, 10 dicembre 1936) è stato un drammaturgo, scrittore e poeta italiano, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1934.
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Per la sua produzione, i temi affrontati e l’innovazione del racconto teatrale
è giustamente considerato tra i più importanti drammaturghi del XX secolo.
Tra i suoi lavori spiccano diverse novelle e racconti brevi (in italiano e in siciliano) e circa quaranta drammi, l’ultimo dei quali incompleto.
In questi giorni è uscito un film molto interessante su Pirandello, “Eterno Visionario”.
Autunno 1934, Luigi Pirandello è sul treno verso Stoccolma, pronto a ricevere il Premio Nobel per la Letteratura.
Durante il viaggio rivive il fascino e la magia dei personaggi che hanno popolato la sua vita e ispirato la sua arte attraverso i fantasmi di tutta la sua esistenza.
Immergendosi nel suo universo visionario si scoprono l’umanità, le passioni, le ossessioni e l’esistenza più segreta intrappolata fra l’amore dirompente e impossibile per Marta Abba e il burrascoso rapporto con la dolorosa follia della moglie Antonietta Portulano oltre al legame conflittuale con i figli, il rapporto controverso con il fascismo e il sogno di un amore assoluto, in un percorso di vita che va tra Roma, Stoccolma, la Berlino dei cabaret e di Kurt Weill, la sua Sicilia arretrata degli zolfatari e dagli arcaici paesaggi, la bellezza della Milano di inizio Novecento, e l’America che ne consacra il genio a Hollywood e a Broadway.
Su una sceneggiatura di Placido, Matteo Collura e Toni Trupia il film è stato prodotto da Federica Luna Vincenti per Goldenart Production con Rai Cinema in co-produzione con la società belga GapBuster.
Nel film inoltre appare Ute Lemper, per la prima volta in una produzione italiana.
Il film è stato presentato in anteprima mondiale alla XIX Edizione della Festa del Cinema di Roma, il 19.10.2024.
Il film “Eterno Visionario” affronta temi universali quali l’identità, la follia, il legame tra arte e vita, e le intricate dinamiche familiari.
Il film, che è in sala proprio nel novantesimo anniversario dell’assegnazione del Premio Nobel per la letteratura a Luigi Pirandello, esplora per la prima volta la vita intima, privata e misteriosa del grande artista, rivelandone la straordinaria modernità. Un uomo, di ieri ma anche di oggi.
Un tema centrale è il rapporto tra padre e figli, con particolare attenzione alle difficoltà comunicative, che emergono nella famiglia di Pirandello.
Questo elemento invita a considerare l’importanza del dialogo e delle relazioni familiari. Inoltre, il film esamina i processi creativi che hanno portato alla realizzazione dei suoi capolavori teatrali, dimostrando come le difficoltà personali possano diventare fonte di ispirazione.
Il contesto storico del film consente di affrontare anche questioni politiche, come il rapporto di Pirandello con il fascismo, opportunità logica, quindi, di discutere il ruolo dell’intellettuale nella società.
A questa produzione cinematografica possiamo associare per senso logico il successo del libro “Pirandello «segreto» Fantasmi e passioni di una vita” (Marsilio Editori) di Carlo di Lieto.
L’indagine di questo testo costituisce un punto di approdo fondamentale per una verifica ad ampio spettro sul Pirandello “segreto”.
La specola di osservazione è la trasversalità esegetica della psicoanalisi freudiana e di quella di Ignacio Matte Blanco.
Questo studio mette in luce la costante passione di Pirandello per la pittura e la musica ed è un’accurata analisi dell’oscuro malessere del suo io diviso.
Dai taccuini traspare un Pirandello “inedito”, sorpreso nel suo laboratorio ad abbozzar versi o a tener desta l’ispirazione della visionarietà creativa per la sua opera teatrale.
Il testo pirandelliano viene analizzato in itinere e si configura come una struttura di compromesso tra la logica simmetrica e il processo primario, perché si possa accedere nella sfera più profonda dell’inconscio.
Il ritratto dell’Autore è dinamicamente costruito su due piani paralleli, quello della vita cosciente e quello della misteriosa realtà inconscia; nel segno del ritorno del rimosso non vengono tralasciate le matrici della sua estetica: Le alterazioni della personalità di Binet (1892) e la lezione di Gabriel Séaille.
Le sue indagini molto attendibili sono molto stimate.
L’incredibile, forte e inesausta ricerca di Carlo Di Lieto sulle varie e variegate facce di Luigi Pirandello continua senza soste e a gran ritmo e ha concretizzato un gran bel lavoro. Certamente, ci sarà altro in un futuro prossimo da parte di quest’autore serissimo, che attendiamo, senza meno.
Carlo Di Lieto affronta il “prodigio” Pirandello nelle sue segrete specularità e promuove sempre indagini sul Premio Nobel del 1934.
Le sue sveglie e acute analisi risultano sempre adeguate, efficaci e puntuali.
Trattare il grande Pirandello con le sue doti pittoriche e musicali non è facile e riuscire a captare tutte le sue teorie teatrali, tuttora sempre valide, studiate e riprese, non è altrettanto facile.
Ragione, misura, intelligenza ricognitiva ed equilibrio partecipativo permettono a Carlo Di Lieto di riclassificare continuamente la grandezza di un autore top, vanto italiano.
Ecco una nota biografica sullo scrittore:👇
Ecco una nota biografica sullo scrittore:
Carlo Di Lieto, bravissimo e amato docente di letteratura italiana, collabora con numerose riviste ed è autore di pubblicazioni inerenti al rapporto tra letteratura e psicoanalisi. È socio dell’Accademia Internazionale Il Convivio e dell’Unione Nazionale Scrittori e Artisti. Carlo Di Lieto è anche critico letterario. Allievo di Salvatore Battaglia, Francesco Orlando e Nicola Cilento, è docente di Letteratura italiana presso l’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. Vive tra Napoli e Torino. Assiduo collaboratore delle Riviste: “Ariel”, “Misure Critiche”, “Riscontri”, “Sìlarus”, “Vernice”, “Esperienze Letterarie” e “Nuova Antologia”. È nella Redazione di “Gradiva”, “Vernice”, ““Sìlarus” e vice direttore de “Il Pensiero Poetante”. Nel marzo 2022 è stato nominato componente del Comitato Scientifico “Ambiente e Cultura Mediterranea”, Procida, Capitale della Cultura, 2022. Ha al suo attivo pubblicazioni inerenti al rapporto Letteratura/Psicoanalisi e saggi critici, in chiave psicoanalitica, sulla Letteratura europea, sulla produzione pirandelliana, su Carducci, Leopardi e Pascoli, sulla poesia tra Otto-Novecento e su quella contemporanea.
Critico militante, collabora a quotidiani con articoli letterari. Inoltre, ha scritto saggi su Papini, Bonaviri, Colucci, Mazzella, Calabrò, Fontanella e Ugo Piscopo, e le seguenti monografie: Pirandello e “la coscienza captiva”, Torino, Genesi Editrice, 2006, La scrittura e la malattia. Come leggere in chiave psicoanalitica “I Fuochi di Sant’Elmo” di Carlo Felice Colucci, Napoli, Dante e Descartes, 2006, «L’identità perduta». Pirandello e la psicoanalisi, Torino, Genesi Editrice, 2007, Pirandello Binet e “Les altérations de la personnalité”, Napoli, Edizioni Simone, 2008, Il romanzo familiare del Pascoli delitto, “passione” e delirio, Napoli, Guida, 2008, Francesco Gaeta la morte la voluttà e “i beffardi spiriti”, Napoli, Guida, 2010, “La bella Afasia”. Cinquant’anni di poesia e scrittura in Campania (1960-2010) un’indagine psicoanalitica, Torino, Genesi Editrice, 2011, Luigi Pirandello pittore, Venezia, Marsilio Editori, 2012, “Psicoestetica” il piacere dell’analisi, Torino, Genesi Editrice, 2012, Leopardi e “il mal di Napoli” (1833-1837) una “nuova” vita in “esilio acerbissimo”, Torino, Genesi Editrice, 2014, La scrittura e la malattia. “Il male oscuro” della letteratura, prefazione di Claudio Toscani, Venezia, Marsilio Editori, 2015, “Chi ha paura della psicoanalisi? Il lato oscuro della mente”: da Dante a Cesare Viviani, prefazione di Claudio Toscani, Torino, Genesi Editrice, 2016, “La donna e il mare”: gli archetipi della scrittura di Corrado Calabrò, Milano, Vallardi Editore, 2016, “L’io diviso”. La letteratura e il piacere dell’analisi, Venezia, Marsilio Editori, 2017, Letteratura, follia e non-vita. In principio era l’Es, Torino, Genesi Editrice, 2018, Corrado Calabrò e “la materia dei sogni”, Milano, Vallardi Editore, 2018, “Scena onirica” e “radialità dell’immaginario” nell’opera di Ugo Piscopo, prefazione di Felice Piemontese, postfazione di Matteo Palumbo, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 2020, Angelismo e doppio nella poesia di Luigi Pirandello, Castiglione di Sicilia (Ct), Il Convivio, 2020, L’inconscio. La letteratura e “l’ospite inquietante”, Venezia, Marsilio Editori, 2020, Lisa Sarti, Michael Subialka, Carlo Di Lieto, Scrittura d’immagini. Pirandello e la visualità tra arte, filosofia e psicoanalisi, Soveria Mannelli (Cz), Rubbettino Editore Università, 2021, Le risonanze dell’Illimite nella Quinta dimensione di Corrado Calabrò, Soveria Mannelli, Rubbettino Editore, 2021, Letteratura e Immaginario. Seduzione e incantesimo dell’altrove, Torino, Genesi Editrice, 2022.
Vincitore di numerosi premi e riconoscimenti nazionali e internazionali: Per la saggistica, il 1° Premio del xli Premio Letterario Nazionale, “Sìlarus” 2009, il 1° Premio Letterario Internazionale 12ª Edizione “Premio Minturnae” 2009, il 1° Premio Letterario Internazionale per la saggistica «Emily Dickinson», XVII Edizione 2013-2014, e la xiv Edizione del Premio Internazionale “Il Convivio 2014”. Nel 2015, il 1° Premio della 13ª Edizione “Letizia Isaia”, per Autori ed Editori e per la critica letteraria, “Premio Internazionale Prata”, 9ª Edizione. Per la saggistica 2016: “Antonio Filoteo Omodei” 13ª Edizione, Premio “I Murazzi”, 6ª Edizione 2017, li Premio Nazionale Letterario “Sìlarus” 2019 e 44° Premio Letterario Casentino 2019, presidente della Giuria Silvio Ramat. Premio speciale del Presidente della Giuria, “Giuseppe Antonio Borgese”, Catania, 2020, per la saggistica inedita. Premio alla Cultura, per meriti scientifici, della 29ª Edizione del Premio Megaris 2020 e del liii Premio Nazionale Letterario Sìlarus, 2021. È socio dell’Accademia Internazionale “Il Convivio” e dell’Unione Nazionale Scrittori e Artisti. I suoi testi sono in adozione presso l’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli, l’Accademia di Belle Arti di Napoli e presso la Cattedra di Lingua e Letteratura italiana dell’Università Statale di New York. Dirige la collana “Letteratura e Psicoanalisi” della Genesi Editrice di Torino ed è vicepresidente della giuria del Premio Nazionale di Poesia, Narrativa e Saggistica: “I Murazzi”. È nella giuria del Premio di Poesia “Florida” Roma, nella Giuria del Policlinico, Azienda Ospedaliera Universitaria, “Luigi Vanvitelli”, per il concorso “Curati ad Arte”. Dalla XXVII edizione in quella di E. Dickinson. Ha partecipato a Congressi internazionali su Pirandello: Roma-New York, 2017; Cagliari, 2018; Siracusa, 2019; Toronto 2019.
Maurizio Vitiello
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