Realtà Interiori”, una retrospettiva dedicata, a cent’anni dalla nascita, a uno dei massimi esponenti della pittura figurativa abruzzese del dopoguerra.
Il giorno dell’inaugurazione c’è stato un intervento critico dell’arch. Sara Tarricone, presidente dall’Associazione Culturale “Sogni & Percorsi” di Montesilvano (PE).
L’esposizione nel ripercorrere un itinerario artistico di oltre cinquant’anni, costellato da brillanti affermazioni, costituisce un punto fermo in chiave storica sulla ricerca del maestro teatino.
Infatti, pur essendo originario di Pescara, dove è nato nel 1924, Leopoldo Marciani è vissuto per la maggior parte della sua vita a Chieti dove è stato docente di educazione artistica.
Trasferitosi da piccolo a Lanciano, città della sua famiglia, si è diplomato a Firenze in arti grafiche.
Accanto alla sua attività di pittore, ha affiancato il lavoro di ceramista e mosaicista, avendo prodotto in tali tecniche opere di grandi dimensioni.
Si è interessato, altresì, di illustrazione del libro e di pittura murale, nonché di arte sacra con dipinti presenti in chiese.
Ha partecipato per invito a numerose rassegne in Italia e all’estero (Nizza, Bucarest, Toronto, Ottawa).
I temi ricorrenti della sua pittura sono il paesaggio e la figura, proposti con un saldo impianto formale e un cromatismo caldo per lo più timbrico, vera sua peculiarità.
Ha tenuto diverse personali: da citare quelle al Palazzo delle Esposizioni a Roma nel 1970, alla Galleria Ponterosso di Pescara nel 1975, alla Galleria Artespaziodieci di Bologna nel 1987, all’Auditorium Diocleziano di Lanciano nel 1995 e alla Bottega d’Arte di Chieti nel 2005.