Sebbene l’epicentro sia stato individuato in mare, a pochi metri dalla riva di via Napoli a Pozzuoli, la scossa è stata percepita distintamente in diverse aree della città. I Campi Flegrei costituiscono una caldera vulcanica attiva, e il fenomeno del “bradisismo” – cioè il sollevamento o l’abbassamento graduale del suolo – è una caratteristica tipica di questa zona. Quando il movimento del magma o dei fluidi sotterranei si intensifica, possono verificarsi scosse sismiche più o meno forti. Il terremoto è strettamente collegato all’aumento della velocità di sollevamento del suolo, che, secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), è triplicata nelle ultime settimane (da 1 a 3 cm al mese). Francesca Bianco, direttrice del dipartimento Vulcani dell’Ingv, spiega che questi eventi sismici rientrano nelle dinamiche della crisi bradisismica in atto, sottolineando come non si abbiano al momento evidenze di magma in risalita a bassa profondità, un segnale tipico di una possibile eruzione.
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