L’ESTETICA NELL’ANTICO EGITTO

AL'ESTETICA NELL'ANTICO EGITTO
Gli antichi egizi possedevano uno spiccato senso dell'estetica non solo per il loro amore per il bello, ma anche per un motivo trascendentale. Era loro ferma convinzione che ci fosse una vita anche nell'al di là ed era desiderio di tutti trascorrere quella terrena nel migliore modo possibile.
Curavano molto il corpo con unguenti profumati e massaggi per tenerlo il più giovane o giovanile possibile.
Usavano molto lo specchio "ANKH" che voleva dire anche Vita.
Una donna non sarebbe potuta uscire da casa senza uno sguardo al suo specchio per controllare il trucco agli occhi effettuato con la verde malachite del Sinai e successivamente la nera galena del Mar Rosso.
Oltre agli occhi truccava , ma non sempre la bocca con del carminio, i capelli venivano pettinati e coperti di unguento profumato , che durante le lunghe cene o convegni vari sciogliendosi , profumava il corpo.

Amavano adornarsi di monili d’oro anche sui capelli.
Non ultima cosa la donna egizia curava le mani ed i piedi massaggiandoli con polvere arancio dorata prima di calzare i sandali. Amava usare le parrucche per poter variare l’acconciatura velocemente.

Una capigliatura morbida è fluente era la più adatta alle
giovani donne, mentre le bambine esibivano la treccia infantile laterale mentre l’altro lato era rasato.
Truccata e pettinata la donna egiziana si infilava nel suo bellissimo abito di lino bianco sottilissimo e trasparente, sostenuto da sottili bretelle oppure provvisto di ampie maniche plissettate.
Sopra un ampio mantello plissettato, che si chiamava “Calasiris” che veniva fermato o sotto al seno o sui fianchi e questo poteva essere anche di altri colori, ma sempre adornato di frange.

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