DANTE IN CATTEDRALE. RIPARTE LA CULTURA IN PRESENZA A CASERTA

Una iniziativa dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Caserta per celebrare Dante nella ricorrenza dei 700 anni dalla morte: la lectura Dantis in tre incontri in presenza, il 21 maggio, l’11 e il 18 giugno, alle 19.00, nella Cattedrale di Casertavecchia, luogo incantato e fissato nel Tempo, dove ancora sembra rivivano echi di una Storia che non tramonterà mai

Centinaia di manifestazioni in tutta Italia e nel mondo si susseguono, ma la scelta del Comune di Caserta è stata particolare. “Abbiamo scelto un arco dell’anno che cade sotto il segno dei Gemelli, il tempo del quale lo stesso Poeta ricorda «quand’ io senti’ di prima l’aere tosco». Il tempo della nascita, piuttosto che quello della morte – afferma l’Assessora alla Cultura professoressa Lucia Monaco – come segno di speranza, per dare valore alla rinascita in qualsiasi forma essa si presenti e uscire definitivamente da ogni “selva oscura” che si nasconda nella vita dell’uomo. Anche quella che stiamo attraversando, come individui e come collettività. Il mio vivo ringraziamento va a Don Nicola Buffolano per l’ospitalità e il suo prezioso contributo, alla Dante Alighieri e alla Maratona Dantesca per la loro adesione all’iniziativa, alle Associazioni del Progetto Biblioteca bene comune per l’adesione e per il supporto organizzativo offerto. Spero che questo sia solo l’inizio della ripartenza”.

DANTE IN CATTEDRALE. RIPARTE LA CULTURA IN PRESENZA
Una iniziativa dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Caserta per celebrare Dante nella ricorrenza dei 700 anni dalla morte: la lectura Dantis in tre incontri in presenza, il 21 maggio, l’11 e il 18 giugno, alle 19.00, nella Cattedrale di Casertavecchia, luogo incantato e fissato nel Tempo, dove ancora sembra rivivano echi di una Storia che non tramonterà mai.
Centinaia di manifestazioni in tutta Italia e nel mondo si susseguono, ma la scelta del Comune di Caserta è stata particolare. “Abbiamo scelto un arco dell’anno che cade sotto il segno dei Gemelli, il tempo del quale lo stesso Poeta ricorda «quand’ io senti’ di prima l’aere tosco». Il tempo della nascita, piuttosto che quello della morte – afferma l’Assessora alla Cultura professoressa Lucia Monaco – come segno di speranza, per dare valore alla rinascita in qualsiasi forma essa si presenti e uscire definitivamente da ogni “selva oscura” che si nasconda nella vita dell’uomo. Anche quella che stiamo attraversando, come individui e come collettività. Il mio vivo ringraziamento va a Don Nicola Buffolano per l’ospitalità e il suo prezioso contributo, alla Dante Alighieri e alla Maratona Dantesca per la loro adesione all’iniziativa, alle Associazioni del Progetto Biblioteca bene comune per l’adesione e per il supporto organizzativo offerto. Spero che questo sia solo l’inizio della ripartenza”.
Per i primi due appuntamenti, la lectura è affidata al professor Massimo Santoro, con introduzione a cura di Don Nicola Buffolano. “Di questo Viaggio alla ricerca della Verità, simbolo della ricerca di ciascuno – spiega Massimo Santoro – ho scelto “il Primo e l’Ultimo della Commedia”: da intendersi come il primo e l’ultimo stadio del viaggio di Dante, il primo e l’ultimo canto, ma anche il primo e l’ultimo verso dell’opera, che, se letti di seguito, – «Nel mezzo del cammin di nostra vita […]l’Amor che move il sole e l’altre stelle» – ci suggeriscono la assoluta centralità dell’Amore, di ogni Amore, nel mezzo della vita dell’uomo.
L’ultimo incontro sarà dedicato alla Prassi secolare della Lectura Dantis. “Il 12 agosto 1373 – ricorda il prof. Ciro Perna – un gruppo di cittadini fiorentini presentò una petizione al Priorato delle Arti, affinché un lettore valentem et sapientem commentasse in pubblico la Divina Commedia: il giorno dopo il Consiglio del Podestà approvò la richiesta, individuando in Giovanni Boccaccio la persona più adeguata. Nacque, cosí, quella che nei secoli a venire, sino al presente, si istituzionalizzò subito come vero e proprio rito collettivo: la lectura Dantis”. La relazione del valente dantista dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” sarà volta a chiarire i cardini e le peculiarità di questa prassi esegetica, che sin dalla esperienza boccacciana si configura come vero e proprio “genere letterario”. L’incontro conclusivo si arricchirà dell’intervento musicale di Marco Rozza, fondatore dell’ensamble “L’Arcadia ritrovata”.
La partecipazione sarà consentita limitatamente alla disponibilità dei posti consentiti dalla normativa Covid, con precedenza per quanti avranno prenotato, tramite mail, all’indirizzo pattoperlaletturacaserta@gmail.com.

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