L’artista Lucio Monaco creativo analista della contemporaneità raccontato da Maurizio Vitiello
giovanna tramontanoGiu 2, 20211091Visualizzazioni0Commenti
Lucio Monaco è un operatore, sempre attivissimo, che “tratta” la realtà quotidiana.
Da evidenziare l’incidenza che ha il disegno nella sua pervicace operatività.
Con misurati tratti riesce a redigere visi, figure, personaggi, avvenimenti, momenti d’attualità.
Matite e inchiostri sottili sostanziano notazioni e appunti quanto ricordi di volti per ricercare memorie latenti.
I segni sottili variano, nel campo di un figurativo chiaro, col bianco e nero.
Ombre e chiarori si stagliano nel rincorrersi per scorrer via nel gioco della luce.
Nelle differenti impronte segniche delinea interpretazioni romanzate o scorci di verità.
Con le sue elaborate composizioni e i décollages rimescola sensazioni interiori, legate a pellicole di films, nonché alle scene del mondo dello spettacolo e della cultura.
Le sue opere chiariscono e determinano forti connotazioni sociali e rideterminano la lettura di “affiches” e di manifesti sintetici.
La costruzione segnica è tutta sviluppata su iconicità di “mass-appeal”.
Una fantasia pulsante accompagna una rapidità risolutiva d’azione.
Le sue opere determinate dai décollages attivano dimensioni di curiosità, che si legano al “mondo del cinema”.
Il suo gesto suddivide movimenti di effrazione e di rimandi; i suoi strappi svelano, non cancellano.
Strappi e accostamenti producono significativi esiti, che reggono successioni di illustrazioni sensibili, che sviluppano incroci e scambi per nuovi approcci e soluzioni libere.
Dopo i forti successi a Dubai e al Premio Sulmona, 47^Edizione, 2020, e in altre rassegne in Italia e all’estero, prosegue il suo dettato figurativo per aprire una frontiera di molteplicità visive.
Maurizio Vitiello
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