“La colazione da re, il pranzo da principe, la cena da povero” – la dott.ssa Feola consiglia
E' molto importante consumare la maggior parte delle calorie nella prima parte del giorno
A colazione dunque è consigliato portare in tavola alimenti a basso indice glicemico come pane di segale o altri cereali integrali, burro, miele, yogurt intero bianco, noci, mandorle, nocciole, fiocchi d’avena, frutti di bosco, fragole, pompelmo. Si tratta di una colazione ricca in fibra, grassi e proteine e garantirà sazietà per molte ore. A pranzo è consigliabile un’insalata arricchita con semi di zucca o sesamo o girasole, avocado, noci o olive, proteine (pesce o carne o uova o formaggio fresco), un frutto a basso indice glicemico (kiwi, mela, pompelmo, frutti di bosco, prugne). La cena meglio anticipata e frugale! Per esempio: minestra, poco pesce o formaggio associati a verdure. Ciò contrasta tuttavia con lo stile di vita della maggior parte delle persone, che solo la sera trova il tempo per preparare un pasto completo e sedersi a consumarlo con tranquillità. Il problema più che pratico è culturale. Un tempo, nessuna civiltà avrebbe fatto della cena il pasto più ricco della giornata. E’ molto importante consumare la maggior parte delle calorie nella prima parte del giorno, ed è importante che anche oggi familiarizzassimo con il concetto che la sera meno si mangia, meglio è.
Di notte infatti il corpo si predispone a riparare quanto è stato danneggiato durante il giorno. La chetosi ad esempio, è uno stato metabolico che si instaura dopo molte ore di digiuno (o mangiando una ridotta quantità di proteine, o evitando i carboidrati), ed è favorito dai grassi. Quando entriamo in chetosi rallentiamo l’invecchiamento cellulare. Una cena frugale può sembrare impossibile da realizzare, ma un’abbondante colazione, un pranzo completo, un piccolo spuntino spezza-fame tardo pomeridiano saranno sufficienti per raggiungere questo difficile risultato. Il primo beneficio sarà quello di svegliarsi riposati e pieni di energia. Chi ne ha bisogno, vedrà dileguarsi i chili di troppo e se questa sfida viene trasformata in abitudine, sarà possibile gettare le basi dell’ “invecchiamento lento”
Dott.ssa Caterina Feola
Fonti
Alimentazione estiva – D.Rasio – (2015)
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