La comunicazione: La manipolazione
Il Talento di comunicare con se stessi e con gli altri!
Continuiamo il nostro percorso che ci permetterà di scoprire la Mente umana nei suoi meandri e per capire il suo modo di comunicare con sé stessi e con gli altri.
DOMANDA: Ciao sono Emanuela e ti volevo chiedere come si riconosce una persona manipolatrice?
RISPOSTA: Cara Emanuela, nostra compagna di viaggio, la tua domanda ci porta ad un livello superiore di analisi della mente umana, perché, per comprendere il comportamento di una personalità manipolatrice, bisogna prima comprendere da dove nasce questa capacità.
Quando si parla di manipolazione si fa riferimento ad una personalità complessa già in grado di poter utilizzare a suo vantaggio, gli strumenti della comunicazione. Sicuramente le è ben chiaro il funzionamento dei nostri 3 cervelli e soprattutto quelli del suo interlocutore, riesce a comprenderne bene i punti di forza e quelli di debolezza.
A questo punto è fondamentale introdurre il concetto di “Empatia” che permette ai due interlocutori di entrare in comunicazione e soprattutto, consente al più esperto, di capire bene su quale livello emotivo portare la comunicazione. Una volta compreso questo, avrà la chiave di accesso emotiva alla sua “vittima”; il Manipolatore avrà accesso facile alla sua mente e al modo di dominarla.
Per entrare in empatia il Manipolatore cercherà di comprendere su quali argomenti siamo più sensibili e sarà bravissimo ad esprimere la sua comprensione, stabilendo un legame comunicativo forte e profondo con la sua “vittima”. Lo farà per il periodo necessario a carpire la fiducia del suo interlocutore e, quando questo avverrà, sarà l’unico punto di riferimento a cui chiedere consigli e aiuto. In quel preciso momento avrà il pieno controllo della sua preda.
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La manipolazione dell’altro sarà totale, con le parole e i gesti giusti lo guiderà come una marionetta e, quasi come in una sindrome di “Stendhal”, la “vittima” non potrà più fare a meno del suo Manipolatore; cercherà di mettersi in mostra per adularlo e, soprattutto, per non deluderlo.
Nella parte finale della manipolazione la preda inizierà ad imitarlo, lo farà nelle parole, nei gesti e purtroppo anche nelle decisioni importanti della sua vita. A questo punto, quando sarà fisicamente e mentalmente assoggettato a lui, accadrà una cosa crudele, ci sarà la svolta: il Manipolatore abbandonerà la preda!
Sì, l’abbandono è la fase finale del tormento, perché ormai non potrà più nutrirsi dell’energia dalla sua preda e, si metterà alla ricerca di una nuova “vittima” da poter utilizzare per saziare il suo Ego.
Facciamo molta attenzione quando la nostra vita dipende troppo da un’altra persona!
Seguiteci nel percorso per migliorare noi stessi e la nostra comunicazione!
Pako Zatarra
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