Calcio: buono per le ossa ma attenzione al cuore – La Dott.ssa Feola consiglia

La vitamina D regola le sue concentrazioni nel sangue e ne favorisce l’assorbimento intestinale. Il calcio nell’organismo viene usato soprattutto per le ossa. Le concentrazioni nel sangue possono aumentare per varie cause: per una introduzione eccessiva (per esempio attraverso l’uso di integratori) o perche’ il calcio in circolo non viene usato correttamente dalle cellule. In questo caso, in eccesso, può’ essere pericoloso perché’ può’ formare dei sali che precipitano nei tessuti molli con conseguente calcificazione dei tessuti (calli cutanei, calcoli renali sono degli esempi). La ghiandola pineale, implicata nel corretto funzionamento del cervello, ha un grado di calcificazione più’ elevato nei pazienti affetti di Alzheimer. A causa dell’accumulo di calcio, le arterie si induriscono e perdono elasticità. La calcificazione delle arterie coronarie è predittivo di future malattie cardiovascolari, piu’ del colesterolo alto. La calcificazione arteriosa aumenta con l’eta’ ed è segno di minor salute cardiovascolare.

L’importanza della vitamina K2
L’enzima prodotto dalle cellule dell’osso, osteocalcina, lega il calcio libero circolante nel sangue e lo trasporta nell’osso. La funzione dell’enzima è favorita dalla vitamina K2, se manca, il calcio resta in circolo. Il dosaggio giornaliero di vitamina K2 dovrebbe essere di 100 microgrammi circa. Questa vitamina protegge il cuore dalla deposizione di calcio nelle arterie, attivando anche un altro enzima: MGP (Matrix Gla Protein). Diversi studi dimostrano che un deficit di vitamina K2 è associata a maggiore mortalita’ per malattie cardiovascolari.

In quali alimenti si trova la vitamina K2
K2 è una vitamina liposolubile, che si trova in formaggi fermentati e nei fagioli di soia fermentati. Se aumenta l’assunzione di calcio, devono aumentare anche i livelli di K2 che inverte la calcificazione. E’ quindi necessario un giusto equilibrio tra vitamina K2 e calcio. Chi fa uso di farmaci anticoagulanti pero’ deve rivolgersi al proprio medico curante prima di considerare una eventuale integrazione di K2 perche’ non è ancora chiaro se e quanto la vitamina K2 possa interferire con l’azione di K1, coinvolta nella coagulazione del sangue.

dott.ssa Caterina Feola
Fonti:
-Calcio.PlainAirLife.MangareSecondoNatura,speciali.Dr.sa D. Rasio.’20.