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Storia recente del CD

Il CD, come viene scritto comunemente e letto, è una sigla derivante dall’inglese “Compact Disc”, cioè disco compatto.
Ormai molto diffuso, il CD è un disco ottico, di policarbonato trasparente, del diametro di dodici centimetri, utilizzato per memorizzare informazioni in formato digitale.
Al suo centro presenta un’area trasparente, del diametro di due centimetri, con un piccolo foro per il fissaggio all’albero del lettore.
La restante parte del disco, di materiale metallico, contiene le informazioni memorizzate (elementi denominati pits e lands) lette a mezzo di un laser.

La struttura del materiale di cui è composto il CD e le modalità di lettura delle informazioni in esso raccolte, diverse da quelle dei dischi preesistenti, composti da materiale vinilico, eliminano il problema del deterioramento fisico del disco , che derivava dai ripetuti, numerosi passaggi della punta del giradischi.
Il CD nasce nell’ambito della telefonia, attraverso una lunga ricerca per ottenere un sistema efficiente, capace di moltiplicare informazioni, digitalizzando e semplificando i segnali.
La prima presentazione del Compact Disc , da parte di Sony e Philips, a un ristretto gruppo di addetti ai lavori, avvenne l’8 marzo 1979.
Il Compact Disc era stato realizzato applicando congiuntamente il sistema numerico binario e il laser al suono.
Il primo CD a scopo commerciale fu prodotto ad Hannover, in Germania, in una fabbrica della Philips il 17 agosto 1982.
Esso riproduceva la sinfonia delle Alpi di Richard Strauss, diretta da Herbert Von Karajan.
Nel 1993 venne realizzato il Video CD, che portò alla nascita del DVD nel 1995 e, successivamente, nel 2000, al DVD- RW.
Oggi, in ambito informatico sono subentrate le chiavette USB, nonché sistemi di archiviazione ed invio file, tramite online.

Fonte web

Angela Mone

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