A Caserta “Cuori spenti” di Raffaele Sardo

Giovedì 27 ottobre alle 17:30, presso la Sala Moscati, Buon Pastore, a P.zza Pitesti di Caserta sarà presentato "Cuori Spenti" di Raffaele Sardo.

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Ciro Esposito, Jerry Essan Masslo, Gaetano Di Nocera, Gaetano De Cicco, Domenico Guarracino, Salvatore Benaglia, Pasquale Feliciello, Giuseppe Piccolo, Egidio Campaniello e Luigi Sapio, Antonio Di Bona e Nicola Palumbo, Maurizio Estate, Gennaro Falco, Don Giuseppe Diana…..non sono nomi a caso, sono anime innocenti che hanno incrociato le pallottole della malavita organizzata. Questo quarto volume, come gli altri precedenti e quelli che seguiranno, sono una pietra miliare del ricordo, di cui si fa portavoce Raffaele Sardo.

Un giornalista che racconta la camorra dalla parte delle vittime, dei morti innocenti, dei giovani la cui vita è stata spezzata troppo presto e per questo il meritato riconoscimento del Premio “Giancarlo Siani”. La bravura nello scandire le parole hanno permesso di essere quasi vicini ai testimoni delle vittime, immedesimarsi in loro.

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L’incontro è importante sia dal punto di vista sociale che culturale. Sociale, perchè i cuori spenti sono tutte quelle famiglie che hanno perso un proprio caro a causa di un agguato camorristico, culturale perchè qualsiasi libro può essere da apripista verso una nuova coscienza collettiva.
L’autore, infine, racconta in modo semplice, come fu proprio l’omicidio di Don Peppe Diana che gli ha stravolto la vita e lo ha spinto a muoversi, a scrivere, a testimoniare, a far conoscere…,giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese, anno dopo anno fino a che il territorio finalmente ha preso coscienza che si può dire basta, che si può dare giustizia a quei cuori spenti, a quelle anime volate in cielo troppo presto. Ed ecco città più libere, meno trete, più aperte alla denuncia, sebbene la strada è ancora lunga e la criminalità non dorme mai.
Vi consiglio vivamente di far leggere questo libro-testimonianza anche e specialmente ai giovani, spesso troppo soggetti a fenomeni di microcriminalità ed emulativi, che solo noi possiamo insegnar loro ad evitare.

Articolo di Giuseppe Papale

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