Alfredo Cordova con “GRAND tour” allo Spazio Vitale di Aversa.

Alfredo Cordova GRAND tour Il viaggio lo sguardo la pittura
dialogano Alfredo Cordova Michelangelo Giovinale
Galleria Spazio Vitale - arte contempera
Vernissage venerdì 27 ottobre 2023 - ore 19.00 Piazza Marconi 16 - Aversa

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Conosciamo da anni Alfredo Cordova, che in modo silenzioso indaga la natura, quella calabrese e quella campana, in particolare.
Il suo occhio riposa o si sveglia, indugia e indaga rilevi e coste, prati marezzati in rosso e albe luminosi, squarci incantevoli e terre refrattarie.
Merita ulteriore attenzione e sappiamo bene che proseguirà per meglio distinguere quello che si deve proteggere, tutelare, riabilitare.
Mostra, ovviamente, da vedere nell’accogliente centro aversano di “Spazio Vitale”.

Appuntamento da non mancare.
Venerdì 26 ottobre, 2023, alle ore 19:00, nella galleria Spazio Vitale arte contemporanea di Aversa (CE) per la mostra “Grand Tour” dell’artista Alfredo Cordova, in dialogo al vernissage con il critico d’arte Michelangelo Giovinale.

COME UN CREATO👇

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COME UN CREATO
In mostra un Grand Tour d’Italie, una vasta raccolta di opere, alcune di grande formato, incentrate sul tema del viaggio in prevalenza verso sud.
Parlare di pittura di paesaggio è sempre un compito assai arduo: vuoi che sia un’esercizio en plein air o la ricostruzione postuma di luoghi.
Resta, immancabilmente, una forma di equilibrio tra natura e cultura, fra ciò che è dato vedere e ciò che avviene sulla tela per mano dell’artista dove si ritrovano inevitabilmente i frammenti personali e intimi di una vita.
Che siano oli, gessetti, cere, Cordova fa della pittura il suo sguardo sul mondo.
Un invito ad esplorare il paesaggio come spazio d’interazione, di riflessi e di riverberi che non sono solo questioni cromatiche di raffinate tecniche che l’artista, magistralmente, padroneggia.
Piuttosto, nel corpus della mostra si coglie una visione d’insieme, di come la natura diventa creato e di quanto l’uomo sia, oggi più che mai, chiamato a custodirlo. Cordova, fa del paesaggio la sua cifra distintiva.

Luoghi con visioni assai complesse: prospettive inabissate all’orizzonte e colori senza fine. Una pittura a tocchi rapidi di pennello per fermare l’impressione con una gioia profonda del colore, acceso, aggressivo, a tratti violento che si materializza allo sguardo in un continuo divenire, in grado di mettere in relazione elementi fisici della natura con quelli più immateriali, emotivi e percettivi della sfera umana.
Nei dipinti di Cordova, cambiano i luoghi, le ore, le stagioni. La pratica e i rituali mai, restano inalterati.
L’artista si isola, si apparta e si immerge nella natura fino a lasciarsi inghiottire. E’ il suo cantico biblico, il cantico del creato.
La pittura cavalca i venti, acque sorgive e piovane dissetano alberi da frutta e animali.
Nel viaggio e nei luoghi attraversati da Cordova fluisce il tempo, scandito da orologi cosmici: il solo e la luna.
La pittura al pari di una preghiera, una lode, dove il male e il peccato scompaiono nell’universo multicolore del creato.
Dove l’uomo ritrova la sua via, come fra i sentieri di Cordova, interpretati come paesaggi simili a grandiosi corali rivolti a Dio.
La sua pittura come una grandiosa mensa a cui l’uomo moderno può ancora provare a cibarsi. Provare ad essere e ad esistere.
Michelangelo Giovinale

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