Aliquote IMU “diversificate” e variazione informatica – Lìesperto fiscale risponde

Per la metà di ottobre sarà pronta la nuova piattaforma per comunicare le diversificazioni di aliquote IMU da parte dei comuni. Infatti, il MEF con il comunicato del 27.09 annuncia, per metà ottobre, l'arrivo del nuovo applicativo informatico per la modifica da parte dei comuni delle aliquote IMU.

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Con il D.M. del 6/09/2024 del MEF è stato integrato il decreto 7 luglio 2023 concernente l’individuazione delle fattispecie in materia di imposta municipale propria (IMU), in base alle quali i comuni possono diversificare le aliquote di cui ai commi da 748 a 755 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2019, n. 160.
I Comuni sono tenuto ad usare, dal 1 gennaio 2025, la piattaforma predisposta sul portale federalismo fiscale, che il MEF ha annunciato essere quasi pronta.
Il Decreto del MEF pubblicato nella GU del 18 settembre, integra le fattispecie di diversificazione delle aliquote IMU da parte dei comuni.
Nella lettura si evince che il nuovo Allegato A sostituisce lo stesso allegato del precedente Decreto (7 Luglio 2023) con cui sono state individuate le fattispecie in materia di imposta municipale propria (IMU).
Con tale nuovo Allegato si modifica e si integrano le condizioni in base alle quali i comuni possono introdurre ulteriori differenziazioni all’interno di ciascuna delle fattispecie già previste.
Il comune, in ambito della propria autonomia regolamentare di cui all’art. 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, ha la facoltà di introdurre ulteriori differenziazioni all’interno di ciascuna delle fattispecie esclusivamente con riferimento alle condizioni individuate in tale allegato A.
Nel caso in cui il comune eserciti tale facoltà deve in ogni caso effettuare la diversificazione nel rispetto dei criteri generali di ragionevolezza, adeguatezza, proporzionalità e non discriminazione.
I comuni elaborano e trasmettono al Dipartimento delle finanze del Ministero dell’Economia e delle Finanze il Prospetto, recante le fattispecie di interesse selezionate, tramite l’applicazione informatica disponibile nell’apposita sezione del portale del federalismo fiscale.
I comuni possono diversificare le aliquote dell’IMU rispetto a quelle di cui all’art. 1, commi da 748 a 755 della legge n. 160 del 2019, solo utilizzando l’applicazione informatica di cui al comma 1 ed esclusivamente con riferimento alle fattispecie di cui all’art. 2.

L’applicazione informatica deve essere utilizzata anche se il comune non intende diversificare le aliquote ai sensi del comma 2.
Le aliquote stabilite dai comuni nel Prospetto hanno effetto, ai sensi dell’art. 1, comma 767, della legge n. 160 del 2019, per l’anno di riferimento, a condizione che il Prospetto sia pubblicato sul sito internet del Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia e delle Finanze entro il 28 ottobre dello stesso anno.
Il MEF con un suo comunicato (27 settembre), ha specificato che l’applicazione informatica sarà resa disponibile, all’interno dell’apposita sezione denominata “Gestione IMU” del Portale del federalismo fiscale, nel corso della seconda metà del mese di ottobre 2024.
Quindi con decorrenza 1° ottobre 2024, verrà chiusa la fase sperimentale (avviata nel corso degli anni 2023 e 2024) e non sarà più consentito, ai comuni, di accedere all’applicazione informatica per simulare l’elaborazione del Prospetto.
Nel Decreto si evidenzia che, per il primo anno di applicazione obbligatoria del Prospetto, in deroga all’art. 1, comma 169, della legge n. 296 del 2006 e all’art. 1, comma 767, terzo periodo, della legge n. 160 del 2019, in mancanza di una delibera approvata secondo le modalità previste dal comma 757 del medesimo art. 1 e pubblicata nel termine di cui al successivo comma 767, si applicano le aliquote di base di cui ai commi da 748 a 755 del citato art. 1 della legge n. 160 del 2019. Le aliquote di base continueranno ad applicarsi sino a quando il comune non approvi una delibera secondo le modalità appena descritte.

L’articolo 2 del decreto del 6 settembre 2024 precisa che “l’obbligo di redigere la delibera di approvazione delle aliquote dell’IMU tramite l’elaborazione del Prospetto, utilizzando l’applicazione informatica di cui all’art. 3, comma 1, decorre dall’anno di imposta 2025”.
Questo significa che dal 1° gennaio 2025 le diverse amministrazioni comunali dovranno utilizzare l’apposita piattaforma informatica per elaborare e trasmettere il prospetto con la delibera di approvazione delle varie aliquote IMU al Dipartimento delle Finanze del MEF.
Nel nuovo allegato A del decreto del MEF del 6 settembre 2024 le fattispecie ai fini della diversificazione delle aliquote IMU, con il nuovo Decreto sono state così individuate:
-Abitazione principale di categoria catastale A/1, A/8 e A/9
-Fabbricati rurali ad uso strumentale
-Fabbricati appartenenti al gruppo catastale D
-Terreni agricoli
-Aree fabbricabili
-Altri fabbricati (fabbricati diversi dall’abitazione principale e dai fabbricati appartenenti al gruppo catastale D)

E N.   Giurista ed Economista aziendale

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