Mercoledì 5 luglio, un quarto d’ora prima delle 11, ha lanciato un pallone gonfiato con l’idrogeno verso il cielo. La sonda, molto artigianale, trasportava una videocamera e un cellulare incastrate dentro una scatola di polistirolo.
Durante le due ore di volo il pallone ha raggiunto l’altezza di 26.555 metri e poi è scoppiato, non prima però di aver girato un breve video e scattato più di mille foto. «Volevo fare una foto alla curvatura terrestre», ha commentato Gianluca. Pensava a questo progetto da circa due anni. «Il mio obiettivo era portare la fotocamera in alta quota, per vedere la curvatura terrestre e il cielo nero. Era anche un test per il recupero del pallone dopo la caduta», spiega Gianluca con l’aria di chi ha fatto una cosa del tutto normale.
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Fonte: il messaggero