Batteri buoni contro il peso fuori controllo: i probiotici
Un nuovo strumento di contrasto all’obesità infantile -
I probiotici, microrganismi viventi e attivi in grado di rafforzare l’ecosistema intestinale e che contribuiscono alla salute generale del corpo, sono naturalmente presenti in yogurt, in altri alimenti fermentati e sotto forma di integratori alimentari.
Tra i più noti troviamo il Bifidobacterium, quota consistente della flora intestinale, oggi più nota come microbiota. Questo batterio aiuta a digerire le fibre, i carboidrati e a prevenire infezioni da altri batteri come E. Coli. La sua scarsa presenza intestinale è associata a difficoltà digestive che a catena intaccano fabbisogno di calorie e dispendio energetico, comportando aumento di peso incontrollato. I probiotici presentano potenziale salutare per i ragazzi che oggi hanno problemi di sovrappeso, che senza un intervento rapido ed efficace, sono destinati a diventare con alta probabilità adulti portatori di malattie metaboliche (es diabete o ipercolesterolemia), di malattie cardiovascolari o di altre patologie croniche). Un recente studio dell’ Università del Piemonte ha dimostrato che l’assunzione di probiotici è un validissimo alleato nella perdita di peso e nel miglioramento dell’insulino-sensibilità in giovani soggetti obesi tra i 6 e i 18 anni.
Piu omega-3 meno danni al DNA: la salute a tavola
Il DNA è la nostra impronta genetica, e nel tempo può subire danni per molteplici fattori: stress ossidativo, tossine presenti nell’ambiente, radiazioni, infiammazione, prodotti di rifiuto del metabolismo e molto altro. Quando il DNA è compromesso, si accelerano invecchiamento,
malattie cardiovascolari, tumori (un tempo tipici della terza età). Uno studio brasiliano ha dimostrato che l’assunzione di più acidi grassi omega-3 è un modo efficace per ridurre danni al DNA in bambini e adolescenti. Gli acidi grassi omega-3 sono definiti “essenziali” perché il nostro corpo ha necessità di attingerli dal cibo. EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico) presenti soprattutto nel pesce, hanno spiccate proprietà antinfiammatorie e si è dimostrato che bambini e adolescenti con una maggiore presenza di EPA e DHA nel sangue, sviluppano minori danni al DNA. Dunque non è mai troppo presto per imparare a mangiar sano, anzi è proprio iniziando da piccolissimi che è possibile costruire salute e longevità degli adulti futuri. Per questo dovremmo abituare i nostri bimbi a familiarizzare con pesci grassi come alici, sardine, sgombro, salmone selvaggio (quello di allevamento va evitato in quanto ricco di tossine) almeno due volte alla settimana. Noci, semi di lino e canapa con il loro olio, sono ricchi di omega-3 ALA, un precursore dell’ EPA.
Non esiste salute se non da una sana alimentazione
Esistono delle “finestre di sensibilità” (dei periodi) per cui i nutrienti assunti possono programmare l’espressione del nostro DNA per sempre. Nelle fasi iniziali della vita di un bambino l’apporto di nutrienti fondamentali come vitamina D, vitamina A, DHA, colina, ferro, zinco, iodio determineranno lo sviluppo del cervello, e d’altro canto alcuni eccessi di altri nutrienti come zuccheri e proteine possono aprire piste metaboliche sfavorevoli, predisponendo l’individuo nell’età adulta a malattie croniche. Oggi i bambini consumano circa il triplo delle proteine rispetto a quelle suggerite dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), soprattutto a causa della cattiva abitudine di proporre pasti ricchi di proteine animali sia a pranzo che a cena (contrariamente, non vanno assunti più di una volta al giorno).
A pranzo è necessario variare molto gli alimenti (carne, pesce, uova, formaggio, legumi), mentre la sera è da preferire l’assunzione di cereali (carboidrati che sostengono durante la notte il cervello e tutte le funzioni metaboliche del bambino) con olio extravergine di oliva per l’apporto di polifenoli.
Attenti al consumo di junk food!
Per junk food si intende una categoria di alimenti caratterizzati da scarso valore nutrizionale, elevato apporto energetico, di sale, di glucidi raffinati, di colesterolo, di lipidi saturi e di acidi grassi trans. I ricercatori californiani del Chis hanno inoltre trovato una correlazione tra il consumo di questo tipo di cibo e malattia psichica, perché ciò che mangiamo non è solo correlato alla salute fisica, ma anche mentale. L’uso di cibo malsano può comportare sintomi di stress psicologico rispetto a chi segue una dieta più sana, e questo è associato al maggior consumo di zuccheri, cereali molto raffinati, cibi trasformati. Gli sbalzi glicemici corrispondono a sbalzi di umore; i picchi glicemici rendono irritabili. Per questo occorre evitare il consumo di carboidrati molto raffinati e virare su quelli integrali contenuti in cereali in chicchi, nei legumi, nelle verdure. Meglio privilegiare i grassi buoni contenuti ad esempio nell’olio extravergine di oliva, nel cioccolato fondente, nella frutta secca oleosa e nei pesci grassi.
dott.ssa Caterina Feola
Fonti
-DNA Damage Is Inversely Associated to Blood Levels of DHA and EPA Fatty Acids in Brazilian Children and Adolescents
-Grassi omega-3/ 2020. Debora Rasio
-Probiotici/2020. Debora Rasio
-Miriam Garrido-Miguel et al. Prevalence of Overweight and Obesity among European Preschool Children: A Systematic Review and Meta-Regression by Food Group Consumption. Nutrients 11(7), 1698; 2019.
-Supplementation with Bifidobacterium breve BR03 and Bifidobacterium breve B632 favoured weight loss and improved insulin metabolism in children and adolescents with obesity in the BIFI-OBESE cross-over, randomized placebo-controlled trial.
-https://www.ese-hormones.org/publications/press-releases/probiotics-may-help-manage childhood-obesity/
dott.ssa Caterina Feola
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