BERLUSCONI, UN UOMO AMATO ED ODIATO MA, COMUNQUE, L’OUTSIDER CHE SDOGANO’ LA DESTRA!
E' stato per quasi trent'anni un leader indiscusso dei moderati e degli italiani, un leader di uno schieramento, quello di centrodestra, che prima di lui non c'era. A questo non può mancare il suo dominare, anche, nel mondo del calcio e le tante coppe vinte dal suo Milan.
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E dopo il Milan come non ricordare il “suo” Monza, per la prima volta in serie A. ideo Ansa tra 5 secondi
Nella politica fu considerato “demone della sinistra”.
Il “modello negativo” per quella commistione tra politica e le sue aziende. Il governare controllando un impero mediatico che ha avuto, nel bene e nel male, un grande peso nella sua velocissima ascesa al governo.
Ma prima della politica, Berlusconi, è stato un imprenditore di successo.
Un uomo che, come si è solito dire, si è “fatto da solo”.
Da un giovane di belle speranze e, occasionalmente, cantante sulle navi da crociera, è passato al ramo delle costruzioni. Imprenditore capace di costruire quartieri residenziali. A Milano, la MILANO 2, la città nella città.
Avviare e lanciare tv private che hanno rotto il monopolio della Rai.
E per finire, entrando e modificandolo, anche, nel mondo della Finanza.
Fino al 1994, l’interesse per la politica era limitato alle decisioni prese in Parlamento e la “ricaduta” che potevano avere sulle sue aziende.
Fu solo dopo il crollo della prima Repubblica che Berlusconi, per fermare l’”avanzata” dei post-comunisti di Achille Occhetto, abbatté i paletti che bloccavano la crescita di un’area di centrodestra. Riunì i post-missini di Fini e i leghisti di Bossi e nella campagna elettorale del ’94 fu il trionfo di un Berlusconi già dominatore del mezzo televisivo.
Con la sua discesa in campo segnò l’apertura di una nuova epoca politica, in cui i rituali della prima Repubblica furono messi in soffitta.
La sua prima legislatura che si chiuse, due anni dopo, con l’arrivo di un avviso di garanzia durante il G7 di Napoli.
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Costretto all’opposizione, uscì dall’angolo aderendo all’offerta dalemiana “della bicamerale”.
Fu in questi anni che Berlusconi affinò le sue doti di politico arrivando a monopolizzare e influenzare la politica italiana sia quando era al governo sia negli anni dell’opposizione.
Dopo i cinque anni del centrosinistra a Palazzo Chigi, Berlusconi rivince le elezioni.
Vince le elezioni con una mossa da maestro.
Sigla un “contratto con gli italiani” in diretta e in un programma RAI, Porta a Porta, fu la “Mossa” che, irrisa dagli avversari, probabilmente gli procurò i voti necessari per vincere.
Fu il periodo, record di durata nella storia della Repubblica, in cui il “Cavaliere” Berlusconi dedicò gran parte delle energie a difendersi anche dalle accuse che gli arrivarono dalle procure, compresa quella di essere iscritto alla Loggia P2.
Sono gli anni che molti denominano “ad personam”.
Gli anni delle Leggi approvate dalla maggioranza per risolvere i crescenti guai giudiziari del suo leader (Legge Cirami, legge Pecorella, legge Cirielli, lodo Schifani, lodo Alfano).
Sono questi i, presunti, motivi che Berlusconi pagò in termini di voti, nel 2006, con la perdita di una fetta del suo elettorato.
Quell’anno le urne premiarono, anche se di strettissima misura, il centrosinistra di Prodi.
Ma Berlusconi non si dette per vinto e tra pressing politico e manovre di Palazzo, riuscì ad arrivare alla fine anticipata del governo.
Ma nel 2011 con la crisi del debito italiano ci fu un nuovo addio anticipato da Palazzo Chigi. Con i “sorrisini” ironici della Merkel e di Sarkozy e l’arrivo di Monti, con la regia del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, segnarono una sconfitta pesante per colui che si vantava di avere ottimi rapporti con tutte le cancellerie. Per gli effetti della legge Severino l’ex premier decade dalla carica di senatore nel 2013 per farvi ritorno 9 anni dopo.
Condanne, polemiche, inchieste, la rottura con la moglie Veronica e i suoi “vizi privati” lo hanno sì indebolito politicamente, con una graduale perdita di leadership ma, è pur vero, che nel partito Forza Italia Berlusconi, pur viaggiando negli anni e nello spazio politico, il Cavalier Berlusconi, non ha mai mollato fino alla fine!!!
Nel bene e/o nel male ha scritto la storia dell’Italia per un trentennio!!!
Giovanna Tramontano
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