Saranno presenti, inoltre, artisti che proporranno una estemporanea di pittura.
Casa Stefano Tonziello, come tantissime strutture sequestrate alle organizzazioni criminali, è in attesa della confisca definitiva.
La villa, sequestrata nel 2017 e affidata all’associazione Città Visibile nel 2019, attualmente è gestita dall’associazione Rete di Cittadinanza e Comunità.
Il tema portante della serata, come riportato nel titolo del comunicato, prevede considerazioni sulla necessità di velocizzare l’iter giudiziario, per far sì che i tempi relativi al raggiungimento del traguardo della confisca definitiva si accorcino, scongiurando così il rischio di privare le comunità di luoghi di socializzazione e di contaminazione di valori positivi.
la legge numero 109 del 1996 regola la confisca dei beni di proprietà degli esponenti mafiosi e, soprattutto, la loro riassegnazione.
Grazie ad essa, case, terreni, aziende, oggetti un tempo di proprietà della criminalità organizzata sono diventate e stanno diventando patrimonio della collettività, gestiti quasi sempre da enti pubblici o da organizzazioni del terzo settore che li ottengono in comodato d’uso.
L’idea di questa legge è nata dal basso, a volerla fortemente fu “LIBERA” l’associazione antimafia fondata da don Luigi Ciotti, che la ottenne nel 1996 e della quale Casa Stefano Tonziello è parte integrante.
La Campania, dopo la Sicilia, è la regione con il maggior numero di beni confiscati, in possesso dell’Associazione Nazionale dei beni Confiscati ce ne sono circa 8.000 pari a una percentuale del 16,5%, una percentuale molto alta.
Pertanto, data la crescente apertura di nuovi fascicoli annualmente, crediamo sia arrivato il momento di migliorare questa legge, ma soprattutto di fornire agli enti giudiziari competenti tutti gli strumenti per far sì che le procedure siano velocizzate.
VI ASPETTIAMO IL 17 GIUGNO ALLE ORE 20 IN VIA SANTA LUCIA II TRAVERSA, A CAPODRISE (CE).
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