Capua(CE)-FILOTTETE, in scena sabato lo spettacolo del teatro classico dell’Università Vanvitelli
FILOTTETE
Laboratorio Teatro Classico
Dipartimento di Lettere e Beni culturali dell’Università della Campania
Sabato 17 settembre, nel cortile del Museo archeologico dell’antica Capua, alle ore 19:30 andrà nuovamente in scena lo spettacolo “Filottete” realizzato dal Laboratorio di Teatro Classico del Dipartimento di Lettere e Beni culturali dell’Università della Campania, in collaborazione con il Museo archeologico e con il patrocinio dell’AICC - Associazione Italiana di Cultura Classica, Delegazione di Terra di Lavoro.
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Lo spettacolo si ispira all’omonimo dramma sofocleo: Filottete è l’eroe abbandonato su un’isola dai compagni perché incapace di combattere a Troia, ma poi richiamato in ottemperanza ai dettami di una profezia (di lui e del suo arco i Greci avranno bisogno per vincere la guerra). Nel libero adattamento proposto da Cristina Pepe, docente del Dipartimento di Lettere e responsabile del progetto, e da Massimo Santoro, il testo di Sofocle si mescola con versi omerici e con le parole del poeta neogreco Ghiannis Ritsos, proponendo una riflessione su temi estremamente attuali come l’emarginazione, la subordinazione dell’interesse del singolo a quello della comunità, le ragioni, spesso incomprensibili, della guerra.
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guerra. Diretti dallo stesso Massimo Santoro, sul palco si esibiranno studenti e dottorandi del Dipartimento di Lettere e Beni culturali.
L’evento conferma la fattiva e proficua collaborazione tra la Direzione regionale Musei Campania e il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali, grazie soprattutto all’impegno di Marta Ragozzino, Direttore regionale Musei Campania e Ida Gennarelli, Direttore del Museo archeologico dell’antica Capua, dell’Anfiteatro e del Mitreo.
Prima dello spettacolo, saranno proposte due visite guidate (ore 18.00 e 18.30), a cura di CoopCulture, all’esposizione permanente “I Segni del Paesaggio: l’Appia e Capua”, che espone preziose testimonianze della città romana conservate da lunghi decenni nei depositi e finora mai esposte.