Può dirci quale è il settore in cui vorrebbe impegnarsi di più?
Il campo della cultura è il campo da cui partire, perché è con la cultura che si superano gli ostacoli. E la cultura deve manifestarsi sia per i giovani che gli anziani.
Il mio sogno è di far diventare Casal di Principe polo d’attrazione culturale, perché anche qui esistono palazzi, chiese ed altri bellissimi beni culturali, ma anche tradizioni antichissime che sono state finora l’asse portante della nostra comunità.
Un esempio concreto della sua aspirazione?
Abbiamo tutte le risorse per poter organizzare concerti, mostre, presentazioni di libri e tante altre attività. Qui a Casale vi sono tantissimi giovani laureati nelle più diverse discipline universitarie e ben possono dare il proprio contributo. È solo una questione di buona volontà. E noi la buona volontà ce l’abbiamo.
Una particolare attenzione meritano gli anziani. Non tutte le persone avanti con gli anni godono di buona salute, addirittura in diversi casi stanno pure sole. Noi allora abbiamo l’obbligo morale e politico di tutelarle ed aiutarle istituendo un ufficio preposto ai loro bisogni. Se ciò riusciremo a realizzare, non solo daremo una mano alle persone anziane, ma daremo una mano anche ai giovani, perché un ufficio così avrà bisogno di tante risorse.
Ci dobbiamo sforzare ad inventarci le più diverse iniziative per rendere quanto più attivi gli anziani, che potranno darci una mano per meglio educare i ragazzi, a mantenere vivo il senso della tradizione, a prendere parte ad attività artistiche come la pittura. Infatti, ho un grande sogno da realizzare: vedere tutte le persone anziane occupate a disegnare, a raccontare, in altre parole ad usare l’arte come terapia.