Come fare il pane dei Faraoni con il lievito egizio di 4500 anni fa.

In California rinasce il pane dei faraoni. Le farine non saranno quelle dei cereali cresciuti nelle terre rese fertili dal limo del fiume Nilo, ma il lievito utilizzato risale proprio a oltre 5 mila anni fa.

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Seamus Blackley, padre del Xbox e scienziato appassionato di lieviti antichi, ha infornato una straordinaria pagnotta “egizia” dall'”aroma e sapore straordinari”

Il creatore americano di videogame ha l’hobby di raccogliere lieviti selvatici, recuperare grani antichi e dilettarsi nella panificazione, riscoprendo preparazioni storiche, come ricorda il New York Times. Il suo ultimo colpo di genio è stato quello di recuperare un antico lievito egiziano assieme a Richard Bowman, biologo dell’Università dello Iowa, e all’egittologa Serena Love, ricercatrice all’Università del Queensland, in Australia.

Il microbiologo ha escogitato un metodo per ottenere dal Museum of fine arts di Boston ceramiche egizie utilizzate al tempo dei faraoni per contenere birra e pane. Da questi manufatti lo scienziato è riuscito a isolare spore di lieviti. «Ho presentato una dettagliata documentazione per dimostrare che si trattata di un’analisi non distruttiva», ha spiegato al New York Times. «Una volta che al museo hanno capito che non avremmo danneggiato i reperti, ci hanno dato il permesso»

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E così dalle pareti porose della ceramica, dove si erano nascosti per millenni, i lieviti sono stati prelevati. Blackley, inoltre, aveva anche un campione di pane del Medio Regno, ritrovato nel tempio dedicato al faraone Mentuhotep II, da cui è riuscito a estrarre il lievito. Le spore, isolate e sterilizzate, sono state poi risvegliate e coltivate per una settimana prima di procedere alla panificazione. Per avvicinarsi il più possibile a quello che gli egizi avrebbero riconosciuto come pane, Blackley ha abbinato i lieviti a un macinato di orzo e di farro monococco, gli antenati del grano moderno. «Quando la più antica delle piramidi di Giza fu costruita, questi ceppi di lievito avevano già 700 anni», ha detto alla Bbc.

Dopo la cottura, un risultato straordinario. «L’aroma e il sapore sono incredibili», ha scritto Blackley su Twitter, dove ha mostrato passo a passo tutto il procedimento. «I grani antichi sono più difficili da cuocere, perché contengono pochissimo glutine, ma il lievito li ha letteralmente amati, creando una bella struttura, molto morbida, con un aroma di caramello e un sapore più dolce rispetto a un impasto moderno fatto con la pasta madre».

Prima di cuocerlo in un semplice forno da cucina domestico, Blackley ha segnato l’impasto con un geroglifico che rappresenta una pagnotta di pane. Il nuovo obiettivo di questo insolito team di ricerca è quello di raccogliere campioni di lievito risalenti al Vecchio, Medio e Nuovo Regno, per poi realizzare e confrontare il pane che mangiavano i faraoni. E in futuro, chissà, le antiche ricette potrebbero trasformarsi da passione a business.

Di redazione

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