COME RELAZIONARSI CON I BAMBINI AL TEMPO DEL CORONAVIRUS
L’attuale situazione di emergenza è nuova per tutti noi, un esperienza che ci costringe a rinunciare ai nostri ritmi di vita abituali. Una nuova realtà quotidiana che ci costringe a riprogrammare le giornate e le relazioni , senza nessun paradigma di riferimento assunto in un altro momento storico .
Le indicazioni istituzionali che abbiamo ricevuto sono quelle di limitare il più possibile le relazioni , evitare contatti con le altre persone , familiari e non, per contenere la diffusione del virus.
Da un punto di vista pedagogico -i genitori , gli adulti come possono gestire i bambini , i ragazzi , in questo periodo di fermo da ogni attività, tenendo conto dei loro bisogni?
Innanzitutto è necessario informare correttamente , tarando ovviamente la comunicazione in base alla loro età , di quanto sta avvenendo, magari attraverso le favole o filastrocche che sono presenti on line .
Come più volte ribadito – non esporre i bambini in modo diretto alle informazioni dei mass media ( tv , internet , giornali ) teniamo sempre a mente che se un bambino sta giocando concentrato , è probabile che ascolti contemporaneamente il telegiornale o la telefonata che si sta facendo nella stanza accanto. Pertanto , i genitori hanno il compito di scegliere accuratamente le informazioni da veicolare ai figli e rielaborarli che ovviamente siano comprensibili in base all’età, per non scatenare paure e panico che potrebbero avere conseguenze di tipo emotivo-psicologico a lungo termine nella loro vita.
-Le informazioni devono essere chiare e coerenti in base all’età . I genitori devono preoccuparsi di guidare in modo chiaro dando informazioni quello che possono o non possono fare anche se sono a casa come lavarsi spesso le mani, non toccarsi il naso, la bocca , gli occhi, non avere contatti con altre persone. Ricordarsi anche che è utile scandire il tempo della giornata, mantenendo ferme alcune attività : il sonno, i pasti, i compiti, come le attività strutturate per i più piccoli, il gioco libero in autonomia etc.
Per quanto riguarda i ragazzi è utile sapere che il loro impulso a uscire per incontrare il gruppo dei pari è molto più intenso di quello dei bambini e che quindi , anche per questo motivo , è normale che siano più difficile da gestire. In particolare , con gli adolescenti ciò che maggiormente mette in difficoltà i genitori è la gestione delle reazioni dei figli, spesso sproporzionate o inadeguate , di fronte alle limitazioni e alle regole.
Pertanto , gli aspetti che i genitori devono porre attenzione con i figli adolescenti , in questa emergenza , per favorire la costruzione educativa più funzionale rimangono gli stessi:
– Alleanza / allineamento tra i genitori( anche qualora separati) sulle regole decise indipendentemente dalle posizioni individuali , non devono essere espresse ai figli. I genitori devono adottare una linea di comportamento familiare specifico che indichi in modo chiaro e coerente ciò che si può fare e ciò che non si può fare .;
– Prevedere la possibilità di trattare insieme con i figli tali regole ,, favorendo la libera espressione e l’ascolto degli specifici bisogni dei ragazzi;
La priorità in questa situazione di emergenza è ascoltare i nostri figli per sapere come stanno vivendo questa nuova e difficile situazione , stimolarli perché esprimano le loro emozioni e sostenerli nell’affrontare al meglio questo periodo, perché se è complicato per noi adulti, non dimentichiamoci che può esserlo ancor più per loro, che hanno meno strumenti per comprendere cosa sta accadendo ed accettare le limitazioni alla libertà