Dal 16 settembre 2024 il Museo di Capodimonte di Napoli ospiterà l’antologica “Giuseppe Pirozzi. L’atelier dello scultore”

Sette opere verranno donate dall’artista e acquisite alla collezione del Museo
Dal 16 settembre al 6 gennaio 2025 il Museo di Capodimonte di Napoli ospiterà l’antologica “Giuseppe Pirozzi. L’atelier dello scultore”.

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La mostra, attraverso l’esposizione al pubblico di circa 80 opere realizzate dal 1954 al 2024, intende rappresentare i momenti salienti della lunga e prestigiosa carriera artistica di Giuseppe Pirozzi.
La mostra presenterà una selezione di opere scultoree, tra cui bronzi, gessi, terrecotte e preziose sculture-gioiello in argento fuso a cera persa, nonché un certo numero di grafiche.
Il progetto mira in particolare a ricreare l’esperienza della visita all’atelier dello scultore, offrendo un dialogo intimo con le opere provenienti da varie collezioni museali e private.
L’esposizione è stata realizzata in stretta collaborazione con l’artista e con il prezioso contributo di una sua figlia, Francesca Pirozzi.
“E’ un onore – ha dichiarato Eike Schmidt. direttore del Museo e real Bosco di Capodimonte – inaugurare una mostra dedicata a Giuseppe Pirozzi nell’anno in cui ha compiuto il suo novantesimo compleanno. Pirozzi è tra gli artisti che hanno maggiormente contribuito al rinnovamento della scena napoletana, recependo e rielaborando le tendenze internazionali attraverso un percorso straordinario di oltre sette decenni”.

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“Questa mostra – ha affermato Giuseppe Pirozzi – in un museo prestigioso a livello internazionale, rappresenta una tappa significativa del mio lungo percorso di artista. Il Cellaio, che la ospita, in quanto integrato perfettamente nel Real Bosco, rispecchia in qualche modo il rapporto stretto con l’elemento naturale che da sempre caratterizza il mio sentire e conseguentemente la mia produzione artistica. Inoltre, Capodimonte è per me un luogo del cuore, in quanto vi ho abitato con la mia famiglia, mia moglie insegnava all’Istituto per la Porcellana “G. Caselli”, qui ho avuto il mio studio, a Villa Fagella, già sede di diversi atelier d’artista, e non ultimo, associo Capodimonte all’ex Soprintendente Raffello Causa che accanto all’arte antica, riconosceva e valorizzava i giovani artisti e, nel 1961, mi invitò a partecipare alla mostra “Giovani artisti italiani alla Casina Pompeiana”.
Il rapporto tra l’Associazione “Guido Dorso” e Giuseppe Pirozzi è stato, negli anni, sempre particolarmente intenso e fecondo e ha visto il maestro condividere il lungo percorso di impegno culturale civile dell’istituzione.

Pirozzi, docente di plastica ornamentale all’Accademia di Belle Arti di Napoli, fu destinatario, nel 1980, del Premio Dorso per la Cultura e, nel 1988, volle realizzare il simbolo stesso del Premio creando un’artistica scultura in bronzo che da quell’anno ormai fa bella mostra negli uffici dei maggiori esponenti del mondo delle istituzioni, dell’economia, della ricerca e della cultura del nostro Paese.
“Questo importante evento dedicato dal museo di Capodimonte al Maestro Giuseppe Pirozzi – ha dichiarato Nicola Squitieri, presidente dell’Associazione Dorso – ci riempie di particolare orgoglio e soddisfazione. La mostra e poi anche l’acquisizione da parte del museo di alcune delle opere di Pirozzi – ha affermato Squitieri – rappresentano un meritato riconoscimento alla sua prestigiosa carriera artistica e lo consacra tra i nostri grandi maestri dell’arte contemporanea”.

Da vedere assolutamente l’esposizione.

Maurizio Vitiello

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