DEF 2023 – Documento economia e finanza – L’esperto fiscale risponde
Nella seduta dell’11 aprile 2023 il Consiglio dei ministri ha approvato il Documento di economia e finanza (DEF 2023), nonché un disegno di legge per interventi a sostegno della competitività dei capitali, e un decreto-legge per la tutela dei beni culturali.
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Il DEF approvato delinea i tre principali obiettivi programmatici della politica economica e di bilancio del Governo per il medio termine:
la rinuncia graduale a talune misure straordinarie di politica fiscale attuate nello scorso triennio, e l’individuazione di nuovi interventi a sostegno dei soggetti più vulnerabili e per il rilancio dell’economia;
la riduzione graduale, ma in misura sostenuta nel tempo, del deficit e del debito della pubblica amministrazione in rapporto al prodotto interno lordo (PIL). Il Governo ha confermato gli obiettivi di indebitamento netto in rapporto al PIL già dichiarati a novembre nel Documento Programmatico di Bilancio, ossia 4,5 per cento per il 2023, 3,7 per cento nel 2024 e 3,0 per cento nel 2025. L’obiettivo per il 2026 viene posto pari al 2,5 per cento;
il sostegno alla ripresa dell’economia italiana, preordinato a conseguire tassi di crescita del PIL e del benessere economico dei cittadini più elevati di quelli registrati nei due decenni scorsi.
Nel breve termine, si opererà per:
sostenere la ripartenza della crescita segnalata dagli ultimi dati,
il contenimento dell’inflazione.
Il mantenimento dell’obiettivo di deficit esistente (4,5 per cento) consentirà di introdurre, attraverso un provvedimento di prossima adozione, un taglio dei contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi di oltre 3 miliardi a valere sul periodo maggio-dicembre di quest’anno. Ciò:
sosterrà il potere d’acquisto delle famiglie,
contribuirà alla moderazione della crescita salariale.