Diabete tipo 2: Tirzepatide efficace su glicemia e peso corporeo – La Dott.ssa Feola consiglia
Che effetto ha su compenso glicemico e peso corporeo Tirzepatide (il doppio agonista GIP/GLP-1) nei pazienti con diabete tipo 2? Nelle persone con diabete tipo 2, l’aggiunta del Tirzepatide all’insulina basale migliora il controllo glicemico e favorisce il calo ponderale rispetto al placebo, con vantaggi sulla riduzione dell’emoglobina glicata.
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Sono state arruolate 475 persone (44% donne, età media 60,6 anni) con diabete tipo 2, livelli basali di emoglobina glicata (HbA1c) compresi tra 7 e 10,5%, in trattamento con dosi stabili di insulina glargine una volta al giorno, con o senza metformina (≥1500 mg/die). Il periodo di trattamento è stato di 40 settimane: le prime 4 includevano un periodo di stabilizzazione dell’insulina. Tutti i partecipanti hanno continuato ad assumere insulina una volta al giorno per tutta la durata dello studio e quanti assumevano metformina al basale hanno mantenuto la dose originale. I pazienti destinati a tirzepatide hanno iniziato con un’iniezione sottocutanea di 2,5 mg, aumentata di 2,5 mg ogni 4 settimane fino al raggiungimento della dose target assegnata.
Dopo 40 settimane, tutti i soggetti trattati con le tre dosi di tirzepatide hanno ottenuto una variazione media significativamente superiore dell’emoglobina glicata rispetto al placebo. Una percentuale significativamente maggiore di soggetti in trattamento con tirzepatide è stata in grado di raggiungere
un’emoglobina glicata inferiore al 7% entro la settimana. Tale schema si è mantenuto nel tempo, con una percentuale superiore di trattati con tirzepatide che raggiungevano anche livelli inferiori al 6,5% e persino inferiori al 5,7%. Riguardo alle variazioni ponderali medie, il gruppo tirzepatide ha ottenuto una riduzione del peso, mentre il gruppo placebo ha guadagnato peso. Inoltre il tasso di ipoglicemia clinicamente significativa o grave è risultato inferiore. Gli eventi avversi più comuni emersi dal trattamento nel gruppo tirzepatide erano di natura gastrointestinale e includevano diarrea e nausea.
Valutazione del rischio di eventi cardiovascolari con Tirzepatide 👇
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Valutazione del rischio di eventi cardiovascolari con Tirzepatide
Tirzepatide è un doppio agonista del recettore del GLP1 e del GIP studiato per il trattamento del diabete tipo 2 e obesità. Dopo i promettenti risultati in termini di calo ponderale e controllo glicemico, una meta-analisi ne valuta la sicurezza cardiovascolare. Gli autori hanno condotto una meta-analisi degli studi randomizzati di fase 2 e 3 che avessero confrontato tirzepatide con altri comparatori (placebo, insulina glargine, degludec, semaglutide, dulaglutide) per un periodo di 26 settimane. L’obiettivo primario era valutare il profilo di sicurezza cardiovascolare del farmaco, quindi l’insorgenza di eventi CVD inclusivo di mortalità cardiovascolare, infarto miocardico, ictus e ospedalizzazione per angina instabile. La meta-analisi, è stata condotta in base al livello di rischio cardiovascolare basale dei diversi tria. Complessivamente le analisi per sottogruppi non hanno evidenziato differenze significative dell’effetto di tirzepatide tra questi gruppi, ma tali analisi erano limitate dal basso potere statistico. Le evidenze dello studio appaiono più forti per i partecipanti ad alto rischio cardiovascolare, mentre in quelli a basso rischio il ridotto numero di eventi non permette di trarre conclusioni con adeguata forza.
A chi sara’ consigliato Tirzepatide? 👇