“Direzione Santiago – le emozioni di un Cavaliere” Cammino di Santiago: info e considerazioni

Cammino di Santiago: info e considerazioni
Il quotidiano online News & Social si arricchisce di un'ulteriore rubrica dal titolo : "Direzione Santiago - Le emozioni di un Cavaliere" curata da Vins Tramontano, pellegrino Commendatore dell'Ordine del Cammino di Santiago.
Vins Tramontano ci racconterà del suo cammino per raggiungere Santiago de Compostela (Spagna), vivremo questa sua esperienza attraverso le sue emozioni e la narrazione delle tappe

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Ho fatto una cosa che sognavo di fare da anni. Ci sono riuscito, e ora sono contento di me, soddisfatto ed appagato, sento di aver fatto un’impresa grande, grande per me, beninteso, non ceto grande in assoluto, ci mancherebbe!
Sono contento di essere stato capace di portarla a termine, in modo positivo, senza drammi né trionfalismi, consapevolmente, e sapendone godere nella giusta misura ma sempre, credo, fino in fondo. Non è stata un’impresa da eroe, non ho fatto nulla di eccezionale, è qualcosa che tutti possono fare.
Il Cammino di Santiago è duttile e si adatta a tutti, ciascuno può ritagliarsi il proprio cammino, nei tempi e nei modi per ognuno possibile, e che a colui e solo a colui deve dare gioia e soddisfazione, non c’è nessuno a giudicare la performance!
Si possono fare tappe lunghe per fare più in fretta, o al contrario tappe brevi e meno faticose, se si ha più tempo a disposizione e meno forza fisica da spendere, in questo caso le tappe non sono faticose e si riducono a piacevoli lunghe passeggiate, perché ci si può anche riposare facendo il cammino. Le tappe brevi, di 10 o 15 km. al giorno, magari intervallate ogni tanto da un giorno completo di sosta, sono alla portata di tutti.
Si può andare ad alloggiare in alberghi o pensioni invece che negli albergue, accettando di spendere un po’ di più per dormire, e la stessa cosa dicasi per mangiare, se si va al ristorante e si presenta la “credenziale” si può chiedere il “Menù del Pellegrino”, che tutti i ristoranti e le taverne lungo il cammino preparano, se invece si mangia in albergue ne bastano meno, ma logicamente dipende da cosa si prepara.

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C’è chi il Cammino lo fa in bicicletta o in tandem, chi attacca alla bici un carrellino con i bagagli, chi addirittura lo fa a cavallo.
C’è chi ne fa solo una parte, o lo divide in tre o quattro volte, facendolo in piu anni, o scegliendo le parti più belle e gradevoli da percorrere a piedi e facendo in autobus il resto.
C’è chi decide di farlo magari mangiando solo pane ed acqua o addirittura chi prova a farlo senza soldi, fidando nel buon cuore di hospitaleri o di Parroci.
C’è anche chi lo fa senza portarsi lo zaino in spalla, ma lo fa recapitare ogni giorno da apposite agenzie di viaggio nell’albergue prestabilito per la notte.
Il pellegrinaggio verso Santiago de Compostela ha origini a metà strada tra realtà e leggenda, due piani che spesso si confondono tra loro e che si nutrono nel tempo l’uno dell’altro.
Una sola origine accomuna quindi tutti i cammini jacobei, ciascuno però con una storia unica, che nel tempo si è sviluppata grazie al fiorire di nuovi puebli, al prosperare di antiche città, a tutti quei pellegrini e camminanti che con i loro passi e le loro voci ne hanno plasmato e rinvigorito l’essenza.

Articolo e foto di Vins Tramontano

Articolo e foto soggetti a copyright. Riproduzione riservata

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A seguire ampia galleria fotografica  della diciannovesima tappa👇

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