Gloria Vocaturo alla Mondadori sammaritana con “Autobiografia di mio padre”

È bello quando si riesce a scrivere un prosimetro, un libro che comprende prosa e poesia, come la "Vita Nova" di Dante

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Questa volta a scriverlo è stata la bravissima Gloria Vocaturo. La scrittrice, romana di nascita e napoletana di adozione, non è alla sua prima opera. Infatti ha già scritto due sillogi poetiche, “È solo parte di me” e “Speranza”.
Se le prime poesie sono sperimentali, invece in “Speranza”, edito Paolo Gnasso Editore nel 202, come è spiegato sul sito IBS:

《 In questa raccolta, l’autrice spiega il rapporto che intercorre tra il lettore e la poesia, che è intimo, sussultorio; disvela, rivela, interroga. Il fil rouge di questa raccolta va trovato nella ricerca di sé, del proprio posto nel mondo, che si tratti di una ideale Itaca o di indefiniti spazi nuovi nell’alienazione suscitata dalle frenesie urbane che le nostre vite, sempre più social, rendono sempre più pesanti fino all’esasperazione. Troviamo aforismi in versi, che di tanto in tanto fanno da intermezzo tra una sinfonia e l’altra, ma troviamo anche destinatari mai nominati, dissipati nelle pieghe del tempo; e ancora l’esatto opposto, ovvero un’esplosione di colori, alimenti, odori, suoni e toponimi ben delineati ed elencati, come a voler prendere atto del fatto che nei versi la memoria si può anche afferrare.》

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Fatta questa premessa, passiamo alla sua prima opera narrativa, presentaro alla Mondadori di Santa Maria Capua Vetere di Giuseppe Munno, con la presenza di Maria Laura Labria, giornalista di Cronache di Napoli e Cronache di Caserta nonchè Presidente dell’odv Quaercus Vitae e di Mariateresa Verona, Docente Liceo Classico dell’Isiss Amaldi – Nevio di Santa Maria Capua Vetere. A corredare l’inconttro le bellissime opere d’arte del Maestro Gustavo Delugan.

Un incontro toccante, come tanti cui ho partecipato ma con qualcosa in più. Si parla di un padre. Emblema di una famiglia, che, come raccontato nel libro, vive gli alti e i bassi della vita, le sfide quotidiane, i rapporti. Come spesso accade solo quando una persona viene a mancare che ne scopriamo l’importanza. E proprio la poesia fa da sostegno alle emozioni narrate. Perchè questo libro si può leggere con gli occhi ma anche con il cuore. E proprio il riscoprire gli elementi semplici e naturali di un rapporto è il trade union con le rappresentazioni del Maestro Gustavo Delugan, che crea con la semplicità dell’ecosostenibilità. Il legno, come il padre è la trave della famiglia, così diventa elemento fondante dell’arte dell’artista. Come un volto senza caratteristiche ma pervaso dagli elementi esterni così è la crescita di ognuno di noi e solo la figura paterna può far conoscere la vera realtà che ci circonda.

Articolo di Giuseppe Papale

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