È scattato in Italia dal 30 giugno 2022 per chiunque eserciti attività da professionista o commerciante, il POS obbligatorio. Di pari passo entreranno in vigore anche le sanzioni, previste qualora non ci si adegui e non si accettino, quindi, pagamenti elettronici.
Tra gli aspetti che si stanno evidenziando nell’acceso dibattito sui pagamenti digitali, c’è anche il fatto che, per ogni pagamento senza contanti, vengono pagate delle commissioni alla banca da parte dei negozianti. Ma quanto costano agli esercenti queste commissioni? Si è fatto un calcolo che per un cappuccino e un cornetto al bar si può arrivare anche a 50 centesimi.
L’ accesso dibattito attorno all’uso dei contanti sta tenendo banco in questi giorni sia nei vari talk show sia in ben due provvedimenti, contenuti nella legge di bilancio in approvazione. Tali provvedimenti stanno facendo molto discutere: da un lato da gennaio è previsto un innalzamento del tetto per i pagamenti in contanti, che sale da 2.000 euro a 5.000 euro, dall’altro c’è la proposta di togliere ogni sanzione agli esercenti che non accettano pagamenti con carte e bancomat per spese sotto i 60 euro. In poche parole i due provvedimenti vanno nella direzione di incentivare i contanti a scapito dei pagamenti digitali.