Il colore della pasta è indicatore della sua qualità

Al colore giallo corrisponde la quantita’ di glutine Nella nostra alimentazione dovremmo consumare cibi di qualità senza contaminazione chimica, fisica, microbiologica, con nutrienti non dannosi per l’intestini.

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Il colore della pasta non è uguale per i vari tipi e marche e ci da informazioni sulla sua qualità; cambia infatti a seconda della tecnologia utilizzata e al contenuto in glutine.
Sono stati selezionati grani contenenti maggiori dosi di gliadina e di glutenina, che entrando in contatto con l’acqua formano il glutine. La tecnologia alimentare usata per la pasta può generare la furosina, una molecola aggressiva sull’ intestino. Questa molecola non è presente nella farina, ma si forma durante l’essiccazione della pasta.
Capire se la pasta contiene molto glutine 👇

Capire se la pasta contiene molto glutine

Durante la cottura della pasta, se l’acqua è chiara, è presente un’alto contenuto di glutine. Una pasta con basso contenuto di glutine quando cuoce libera amido e l’acqua di cottura diventa bianca. Questo tipo di pasta è più salutare ma se composta da farine
raffinate (0 o 00) che non presentano fibre, tende ad alzare la glicemia.

Pasta e disturbi intestinali

Il grano con cui si produce la pasta presenta oltre al glutine, un’elevata concentrazione di proteine chiamate amylase trypsin inhibitors (ATIs) che bloccano due enzimi presenti nell’intestino e prodotti dal pancreas: l’ amilasi e la tripsina. L’amilasi digerisce l’amido, la tripsina digerisce le proteine. Il blocco di questi due enzimi crea disturbi intestinali.

Dott.ssa Caterina Feola

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