Il pentagramma delle parole – a cura della prof.ssa Gerardina Rainone
Intermezzo musicale molto ascoltato
"Resta cu' mme" Domenico Modugno /Dino Verde 1957
prof.ssa Gerardina Rainone - violino
prof. Francesco Chiacchio - chitarra
La storia narra che Modugno fece arrivare lo spartito a Dino Verde affinchè lo completasse con un testo. Il lavoro fu consegnato una sera presso il “Capriccio”, locale di Milano in cui il cantautore pugliese si esibiva insieme a Mario Marini. E quella stessa sera, fu proprio quest’ultimo a cantare per la prima volta il brano, una sorta di “prova” che convinse Modugno ad inciderla su disco. In un primo momento, inoltre, il testo fu vittima di censura: la Rai, per trasmettere la canzone, costrinse gli autori a cambiare la frase “Nun me ‘mporta d’ ‘o passato, nun me ‘mporta ‘e chi t’avuto” in “Nun me ‘mporta si ‘o passato, sulo lacrime m’ha dato”. Tra le altre interpretazioni, ricordiamo quelle di Marcella Bella, Betty Curtis, Giacomo Rondinella, Ornella Vanoni, Fausto Cigliano, Gigi D’Alessio e Mario Biondi, Roberto Murolo, Massimo Ranieri. Nel 1957, la canzone fu inserita nella colonna sonora del film diretto da Luigi Comencini “Mariti in città”, dove viene cantata sia in napoletano che in inglese.
Amore criminale
Nel silenzio ti cercherò
come ombra del passato,
in silenzio ti porterò
dov’è rimasto quel bacio
e quella promessa vana,
ci credo se ci credi tu,
e il sogno mi portava su.
La verità di allora
lasciata sulla riva,
che l’onda cancellò,
accarezzava i piedi
portando via con se
una parte felice di me
e mi sorprendo ancora
pensando che non vale,
era un amore criminale.
Gerardina Rainone
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