vita. Nonostante le condizioni estreme, la Fossa delle Marianne ospita una varietà di forme di vita che si sono adattate alle elevate pressioni, alla mancanza di luce solare e alle basse temperature, come batteri estremofili e pesci abissali, grazie ad adattamenti unici quali enzimi stabili alle alte pressioni e membrane cellulari rinforzate. L’esplorazione della Fossa è iniziata nel XX secolo con l’uso di sommergibili e sonde a immersione profonda. Più recentemente, nel 2012, il regista James Cameron ha effettuato una discesa solitaria con il sommergibile Deepsea Challenger, contribuendo a raccogliere dati preziosi su questo ambiente inospitale. Lo studio della Fossa delle Marianne offre importanti informazioni sui processi geologici che portano alla formazione delle fosse oceaniche e le scoperte biologiche a queste profondità estreme forniscono spunti per la ricerca in biotecnologia e medicina.
Se la scienza e l’astronomia ti appassionano, seguici anche sulla Pagina Facebook ecco il link 👇
http://www.facebook.com/nuovimondipossibili