“Il rumore del silenzio” rubrica a cura di Antonella Flauto – ALDA MERINI: POESIA COME PROFEZIA

ALDA MERINI: POESIA COME PROFEZIA
Se qualcuno mi chiedesse di dare un volto alla parola "Poesia" quel volto sarebbe sicuramente quello della poetessa Alda Merini.

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Bastava perdersi nel suo limpido sguardo, in quei suoi occhi così vivi e trascendentali, per capire immediatamente che ci si trovava di fronte non ad una semplice donna ma ad un “profeta”.
La stessa Alda amava definire il poeta un profeta, un veggente, colui che “col suo esempio di vivere nudo sosterrà gli altri fino alla fine del mondo”. E chi, meglio di lei, ha messo così a nudo la sua vita, ha servito così fedelmente la causa della Poesia, “spedendo tante lettere imprecise all’amato senza un nome”?
Guardate che bella definizione Alda dà dei suoi lettori: “l’amato” – colui che è pronto a ricevere il suo “materiale incandescente”, il suo “fuoco d’amore”, un fuoco che lo aiuterà a sentirsi sempre parte di quel grande miracolo che è la Vita.
Sì, perché Alda è il cantore della Vita, quella vita che spesso ci mette alle strette, quella vita che troppe volte ci confina in un angolo quasi che il mondo sembra essersi dimenticato di noi. Ma è proprio in questi momenti che essa si rivela in tutta la sua potenza, esplodendo in tutta la sua bellezza, “disvelandone” le tenebre per far posto alla luce”.
Pasolini si dichiarò disarmato dinanzi al suo precoce talento letterario (intervento su Paragone, dicembre 1960); Gianfranco Ravasi, in occasione dell’omaggio della poetessa alla figura di Cristo, affermò: “Sacra Scrittura e poesia spesso si intrecciano e la fede è la sorella della poesia perché entrambe tendono all’Altro e all’Oltre. Alda Merini è certa di questa verità e il suo libro, “Corpo d’amore”, che è poesia e professione di fede, canto e cristologia, ne è una vigorosa, cosciente testimonianza”.

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ALDA MERINI: POESIA COME PROFEZIA

Nel terminare il mio articolo non vi consiglierò da quale raccolta o quale libro occorre iniziare per cominciare a scoprire la vera Alda. Basta sceglierne uno a caso. Perché una volta che ci si è imbattuti in questa splendida anima, sarà impossibile lasciarla.
Dalla raccolta “Fiore di poesia”:

Abbiamo le nostre notti insonni…

I poeti conclamano il vero,
potrebbero essere dittatori
e forse anche profeti,
perché dobbiamo schiacciarli
contro un muro arroventato?
Eppure i poeti sono inermi,
l’algebra dolce del nostro destino.
Hanno un corpo per tutti
e una universale memoria,
perché dobbiamo estirparli
come si sradica l’erba impura?
Abbiamo le nostre notti insonni,
le mille malagevoli rovine
e il pallore delle estasi di sera,
abbiamo bambole di fuoco
cosí come Coppelia
e abbiamo esseri turgidi di male
che ci infettano il cuore e le reni
perché non ci arrendiamo…
Lasciamoli al loro linguaggio, l’esempio
del loro vivere nudo
ci sosterrà fino alla fine del mondo
quando prenderanno le trombe
e suoneranno per noi.

Nota bibliografica:
Alda Merini – Mistica d’amore, Sperling & Kupfer editore, 2008 Alda Merini – Fiore di poesia, Giulio Einaudi editore, 2014 A CURA DI ANTONELLA FLAUTO
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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