Intervista esclusiva a Enrico Moleti, a cura del sociologo e critico d’arte Maurizio Vitiello

No, credo invece che, oggi, sia molto più facile e veloce considerando i tanti mezzi tecnologici a disposizione.
Vuoi trasferirti a Parigi, Londra o New York
Trasferirmi mai, Parigi mi ha sempre affascinato.
Ci starei per un periodo per poi tornare alla mia Napoli.
Quali progetti vorresti sviluppare nel 2024 e dove e con chi?
Al momento non ho progetti.
La stampa ti ha seguito ultimamente?
Sì, durante le mie ultime personali a Benevento all’ARCOS, museo di arte contemporanea e a Napoli presso il locale Vernissage.
Hai partecipato a fiere d’arte
Un tempo, sì; ora non più.
Credi che l’arte andrà avanti su altri canoni e codici?👇

Credi che l’arte andrà avanti su altri canoni e codici?
Penso di sì, visto la velocità della vita e il tempo in cui viviamo ora siamo all’intelligenza artificiale, questo, però, ci allontana da un sentimento; è come se l’artista perdesse l’anima.
Attualmente, il mercato dell’arte è florido?
Non saprei.
Perché l’arte va avanti, nonostante alti livelli epidemici e stati di guerra?
Perché l’arte esprime emozioni e il fruitore ha bisogno di questo per ritrovarsi e fuggire dalle guerre e le epidemie.
Vedi la tua città nel contesto attendibile del circuito dell’arte contemporanea?
Penso di sì.
Il tuo prossimo obiettivo espositivo?
Al momento, resto in attesa di una proposta dal circuito campano; si vedrà.

Intervista soggetta a copyright