Irpef 2025 anticipazioni per il prossimo anno – L’esperto fiscale risponde

Con l’approvato del Piano Strutturale di bilancio di medio termine 2025/2029 arriva la conferma delle aliquote Irpef.

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L’imposta sui redditi delle persone fisiche, a seguito della riforma fiscale, nel 2024, ha subito delle modifiche che, salvo risorse disponibili, potrebbero diventare strutturali con la prossima Legge di Bilancio 2025.
L’Irpef è disciplinata dall’articolo 11 del Dpr n. 917/1986, che detta le regole per il calcolo dell’imposta dovuta.
Con il D.L. 216/2024 è stato previsto che a partire dal 1° gennaio e fino al 31 dicembre 2024 le aliquote e gli scaglioni dell’Irpef sono stati così strutturati:
– aliquota del 23 per cento per i redditi fino a 28.000 euro,
– aliquota del 35 per cento per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro,
– aliquota del 43 per cento per i redditi che superano 50.000 euro,
Per il 2025 il Governo ha più volte evidenziato la volontà di confermare le regole previste ad oggi.
La conferma è arrivata dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
Con un’Ansa di qualche giorno fa, lo stesso. ha dichiarato:👇

“Siamo impegnati non solo a confermare il taglio del cuneo e la riduzione delle tre aliquote, ma anche a renderle strutturali negli anni a venire”,
Se saranno reperite le risorse, il Governo ipotizza di:
cambiare la seconda aliquota dal 35 al 33 per cento;
e, agendo sugli scaglioni, alzare il secondo gradino fino a 60.000 euro.
La conferma delle parole di Giorgetti arriva anche dal Piano Strutturale di bilancio di medio termine 2025/2029 che il Governo ha approvato il 27 settembre ed ora in viaggio verso le Camere del Parlamento.
Nel documento di circa 260 pagine, si legge:👇

<<Il Governo conferma e rende strutturale gli effetti del cuneo fiscale sui redditi da lavoro dipendente fino a 35 mila euro e l’accorpamento delle aliquote IRPEF su tre scaglioni già in vigore quest’anno. Gli effetti del cuneo fiscale assumeranno una nuova fisionomia al fine di raggiungere il medesimo obiettivo senza ulteriori tensioni sul piano della spesa pluriennale. Le politiche invariate comprendono anche le risorse necessarie al rinnovo dei contratti pubblici, al finanziamento di misure per favorire la natalità e al rifinanziamento delle missioni di pace>>
E’ da considerare che le novità introdotte dalla riforma fiscale, in attesa della legge di bilancio 2025, possono essere corrette e riviste.

E.N. – Giurista ed Economista aziendale

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