“Dal teatro e dal cinema, negli anni Sessanta del Novecento – dichiarano Lombardi e Raucci –, il gaslighting è entrato nella letteratura di Psicologia clinica e, da quel momento, ha cominciato ad espandersi fino a farsi riassorbire dallo spirito del tempo, con tutta la sua forza evocativa e simbolica. Oggi, se ne occupano il costume, la musica, le arti figurative, se ne discute sui social network e nei talk show televisivi, con una popolarità che va oltre i confini della violenza domestica e di genere”.
Non basta, però, una menzogna per urlare al gaslighting, né ogni tentativo di persuasione sfocia nella manipolazione e nel controllo; l’eccessiva estensione del termine e la sua migrazione nella cultura pop nascondono il pericolo di ritenere intollerabili comportamenti che, al contrario, sono piuttosto normali: “Tentare di fare chiarezza su un fenomeno che non ha ancora una definizione rigida e condivisa – rivelano Lombardi e Raucci – è il motivo principale che ci ha spinti a scrivere il saggio”.
“Inganni e potere” trae ispirazione dalle ricerche preparatorie dello short film “Io vivo per te”, prodotto dal Collettivo Paula, che racconta con il linguaggio del cinema tutte le fasi dell’abuso mentale da gaslighting in una relazione tossica. Sono due opere distinte, il saggio non è la versione letterario del corto, anche se chi legge il libro può vedere il film utilizzando il codice QR presente alla fine del testo.