La Gioconda torna in Italia?

E’ di qualche giorno fa la notizia proveniente dalla Francia, dove Laurence des Cars, direttrice del Louvre, in una lettera allo stato francese denuncia i problemi strutturali e di sovraffollamento del museo.

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Tale problematica, non solo metterebbe a rischio l’agibilità del museo, ma anche l’esperienza di visita e la sicurezza delle opere esposte.
Ecco ciò che riporta la lettera:
“L’enorme mole di persone che ogni giorno arrivano al museo ha causato non solo un cedimento degli edifici, ma sta anche mettendo a rischio i capolavori esposti. Ci sono infiltrazioni d’acqua, pessima manutenzione, nonché preoccupanti variazioni di temperatura che mettono a rischio lo stato di conservazione delle opere”.

I problemi sopra citati sono gravissimi considerando che ogni opera, di qualsiasi tipo, richiede delle condizioni particolari di luci, temperatura e umidità per essere esposta in maniera sicura.
Ogni allestimento in qualsiasi museo è pensato per la protezione del patrimonio prima ancor che per la pubblica godibilità.

Opera menzionata nella lettera della direttrice è proprio la famosa Gioconda di Leonardo Da Vinci, un dipinto dei primi anni del 1500 che ritrae, probabilmente, Lisa Gherardini, moglie di un ricco mercante fiorentino. Su quest’opera sono stati scritti migliaia di libri, prodotti altrettanti film, e come non citare la famosa faida tra francesi/italiani sulla paternità territoriale dell’opera?

La Gioconda risulta essere uno dei dipinti più a rischio della collezione francese, considerando lo stato di conservazione e soprattutto il sovraffollamento che c’è per vederla dal vivo.

La direttrice ha perciò, in seguito alle dovute indagini, deciso che l’azione migliore sarebbe quella di spostare l’opera almeno momentaneamente, fin quando il Louvre non diverrà di nuovo agibile.

La Regione Lombardia si sarebbe offerta per ospitare l’opera fino a data da destinarsi, riportando il quadro nel posto in cui il suo stesso creatore ha lavorato per diversi anni. Ecco le parole di Francesca Caruso, assessora alla cultura presso il Ministero:

“Non si tratta di riappropriarsi della Gioconda, l’opera è francese, ma ci piacerebbe ospitarla nel luogo dove lo stesso Leonardo ha lavorato”

Se la proposta venisse accettata dal governo francese si inizierebbe subito con i processi per il trasferimento anche in onore delle olimpiadi Milano- Cortina 2026.

A cura della Dott.ssa Fiorella Verile

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