La Napoli esoterica raccontata da Jakin
La regina Giovanna II d’Angiò-Durazzo negli ultimi anni del XIV secolo fece costruire nei pressi della collina di Posillipo una stupenda villa, in luogo lontano da occhi indiscreti per ricevere segretamente i suoi amanti, la chiamò “villa delle sirene”.
All’interno della villa furono costruiti una serie di trabocchetti mortali per non consentire a coloro che vi mettevano piede di uscire e compromettere poi la sua reputazione. Molte le maledizioni di chi aveva perso mariti, fidanzati, fratelli, in quell’ alcova di passione e di morte, maledizioni che colpirono incessantemente tutti i proprietari di quella villa che si susseguirono nel tempo.
Nel 1600 la villa venne ereditata da Anna Carafa moglie di Don Ramiro Guzman Duca di Medina Las Torres e Vicerè di Napoli. Donna Anna per interrompere le maledizioni fece demolire la villa e fece costruire al suo posto un palazzo denominato “Palazzo Donn’Anna”, ma pare proprio che la maledizione non cessò, in quella struttura mai completata aleggiano le anime in pena di donna Anna, del suo amante Gaetano di Casapesenna e della donna da lui amata donna Mercedes, fatta uccidere per gelosia da Anna Carafa.
Villa Virgilio o “palazzo degli spiriti a Marechiaro” ,sita nella zona terrestre che si estende dal promontorio di Trentaremi al vallone di Gaiola, apparentemente una struttura diroccata priva di fascino, è invece di notevole pregio culturale ed incantatrice delle notti dei pescatori. Costruita nel I secolo a.C era alle dipendenze della villa del ricco cavaliere romano Publio Vedio Pollione, ovvero la villa imperiale Pausilypon, a detta dei pescatori, nottetempo si sente uscire dalla villa una musica ammaliante mentre appare l ‘immagine di un suonatore di cetra.
Mistici e stregoni, da tempi remoti fino ai nostri giorni hanno creato intorno alla città di Napoli un’ aura magica e misteriosa fatta di grandi alchimisti, studiosi dell’occulto e poi i cavalieri templari la cui presenza ebbe notevole rilievo a Napoli, protagonisti delle pagine più controverse ed enigmatiche del medioevo al centro di affascinanti racconti. Una delle tracce più significative dei Templari a Napoli è la misteriosa chiesetta al vico Molo alle due Porte all’Arenella dove sono custoditi sarcofagi gotici emblematici, ed i presunti resti della misteriosa Accademia dei Segreti di Giambattista della Porta, celebre scienziato, letterato ed alchimista napoletano,
Racconti magici, ritualità propria di una religiosità popolare e sincretica, scuole d’iniziazione e dottrine esoteriche.
Una città dalle contraddizioni esasperate dove l’incessante combinazione dell’elemento magico, oscuro e dionisiaco ne è stata sempre una caratteristica fondamentale. Agli influssi dell’occultismo e delle superstizioni, infatti, si sono sempre contrapposte forze pari e contrarie che hanno ugualmente contribuito a determinare con le azioni e le opere di scienziati,
filosofi, intellettuali e rivoluzionari, le vicende politiche e culturali di Napoli.
Si conclude qui il viaggio nella Napoli esoterica…ma Jakin ha già altre novità in cantiere per i lettori.
Jakin
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