la primavera nell’arte – 3 opere simbolo

E’ tempo di primavera, oggi mercoledì 20 marzo viene celebrato proprio l’equinozio della bella stagione.

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stagione. Essa porta con sé fiori, frutti e per alcuni anche l’allergia. Il passare delle stagioni era fondamentale per gli antichi che gestivano la loro vita ed il lavoro proprio in circostanze di tali date tra equinozi e solstizi. Le antiche popolazioni, soprattutto quelle legate ancora alle attività pagane, vedevano in queste festività un ciclo di vita, in cui la primavera simboleggiava la rinascita, il sole bambino che scalda la natura e germoglia nel suo pieno vigore in estate. Come in ogni sfera dell’essere umano l’arte ne diviene testimone. Ecco alcune opere che simboleggiano la primavera e la sua bellezza.

La prima può sembrare scontata ma parliamo della Primavera di Botticelli 👇

Su tale opera sono tante le interpretazioni nate nel tempo, essa fa parte delle opere pagane prodotte da Botticelli prima dell’arrivo e della censura di Savonarola. Tra i tanti personaggi possiamo individuare Venere, la dea dell’amore e della bellezza e proprio sopra di lei Cupido che stando alla storia mitologica è suo figlio. Sulla desta Flora che sembra subire una metamorfosi che parte dalle braccia di Zefiro e i conclude con lei rivestita di fiori e ghirlande. Le tre grazie sulle sinistra che danzano tra di loro in un moto leggiadro ed infine Mercurio. Tutti i personaggi si muovono in un spazio appena rinato: la Primavera. C’è chi si è divertito a contare i fiori ed i frutti più di 150 specie diverse. E’ un opera di trasformazione e passaggio ma anche di amore, rinascita cioè i valori della primavera.

Primavera di Botticelli

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Claude Monet, Primavera

 

Chi meglio di un impressionista poteva rappresentare la bella stagione? Primavera di Claude Monet un fiore all’occhiello tra le produzioni dell’artista. Gli impressionisti amavano le rappresentazioni paesaggistiche per un motivo molto importante, catturare i cambiamenti della luce nell’attimo in cui accade. Lo stesso Monet produceva diverse opere con lo stesso soggetto, pensiamo alle ninfee, proprio con l’obbiettivo di catturarne l’essenza in diversi momenti della giornata. Nel dipinto osserviamo gli alberi che si sono appena rivestiti dei fiori appena germogliati, al di sotto un coppia che si gode il paesaggio che inizia a rivestirsi di colore. Vi siete mai chiesti perché gli impressionisti usavano una pennellata cosi veloce? Per riuscire e cogliere ogni cambiamento di luce.👇

Claude Monet, Primavera

Piccolo bonus a tema. Con la primavera per molti arrivano i festeggiamenti della Pasqua e della resurrezione di Cristo.
Resurrezione di Luca della Robbia

Luca della Robbia uno degli artisti più unici che ci siano stati nel mondo dell’arte italiana. E’ un peccato che non venga valorizzato nell’insegnamento come meriti. Furono proprio i De la Robbia ad inventare questa particolare lavorazione con fondo blu, fu talmente richiesta nella Firenze del 400 che poi iniziò ad essere richiesta dai maggiori committenti dell’epoca. Nell’opera osserviamo la resurrezione, lo capiamo dal Cristo sul sarcofago e dagli angeli adoranti intorno. Questa lavorazione richiedeva delle cotture particolari che portavano tale rifinitura. Ne abbiamo in abbondanza all’ospedale degli Innocenti a Firenze di Brunelleschi ma non solo in tutta Firenze. Tale attività fu continuata dai suoi successori ed una delle rifiniture più belle che onestamente ho potuto osservare da vicino.

L’arte è testimonianza in questo caso culturale dei processi festivi, mentali, storici dei popoli. L’arrivo della primavera per alcuni è un simbolo religioso, per altri spirituale e per altri è un semplice giorno come altri, eppure nell’aria con il sole di oggi si avverte  una nota  di leggerezza.

A cura della Dott.ssa Fiorella Verile

Articolo soggetto a copyright

Foto web

Resurrezione di Luca Della Roccia

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