“La Villa dei Misteri” e la nuova “Casa del Tiaso”

Tra i tanti tesori di Pompei vi è una villa da cui affreschi prende il nome: La Villa dei Misteri.

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Lo spazio residenziale è così chiamato grazie alle rappresentazioni murarie legate al culto del Dio Dionisio, ed andrebbero a rappresentare proprio un rito legato al Dio. Gli scavi archeologici in questa determinata zona iniziarono nel 1909 grazie ad Amedeo Mauri e sono ancora attivi considerando le scoperte recenti.
La villa nasce nel II sec. a.C. come spazio residenziale privato, una pars urbane, dotata di peristilio, triclinio, stanze da letto e servizi di primaria importanza. Dopo un terremoto nel 62 d.C. che provocò non pochi danni alla villa, fu riconvertita in una pars rustica, cioè una villa di produzione legata all’agricoltura più che all’allevamento. I cicli di affreschi presenti nella villa abbracciano diversi stili pittorici che gli studiosi classificano con il termine di “stile”. Nel caso della Villa dei Misteri vi sono rappresentazioni di II, III e IV stile pompeiano, i colori sono vivaci e la maggior parte anche ben conservate grazie alla tragica eruzione del 79 d.C.

Sul ciclo di affreschi che da il nome alla villa gli studiosi hanno dibattuto al lungo. Ogni scena (10) si sussegue con in un film sullo sfondo rosso pompeiano. Si tratterebbe di un culto dionisiaco, di una preparazione verso il culto in diversi passi in cui ogni protagonista e partecipe. Altri studiosi invece hanno avanzato l’ipotesi di uno spettacolo di mimi, altri ancora di uno sposalizio e della preparazione della sposa al matrimonio. Analizzando, tuttavia, il ciclo e le singole scene come la flagellazione, il sacrificio di un capretto e la presenza di una figura alata, probabilmente l’ipotesi del culto legato a Dioniso sembra quella più attendibile.

A cura della Dott.ssa Fiorella Verile

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