Incontreremo così complesse figure di usurai (con richiami a Matilde Serao, Salvatore Di Giacomo, Francesco Mastriani e Raffaele Viviani); sordidi gestori di Banchi dei Pegni, veri iugulatori di tanta misera gente, diseredata dalla storia e dalla società; personaggi di spilorci tratti da “opere buffe” del Settecento napoletano il cui frasario risulterà icastico e intrigante (un giacimento inesplorato che l’autore propone qui con una certa ampiezza); scrocconi, sbafatori e parassiti, che sono pur sempre individui che nulla dànno e vogliono solo prendere.
Da leggere quest’altra interessante e intrigante pubblicazione di Luciano Galassi, emerito scrittore da “lente d’ingradimento“.
Un “flâneur”,parigino o napoletano che sia, deve conoscere le “choses napolitaines“.
Comprare un libro di Luciano Galassi significa avere a disposizione una parte letteraria di una tessera identitaria.
Da ricordare che sarà presentato alla Libreria Raffaello il pomeriggio del 16 gennaio 2025.
Da seguire.
Maurizio Vitiello
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