“Le sudate carte” recensione di libri rubrica a cura di Lorenzo Aulo Rufo dei Tifatini – “La vera cura sei tu” di Raffaele Morelli – Recensione di Verile Fiorella
La vera cura sei tu , di Raffaele Morelli – Recensione di Verile Fiorella
Raffaele Morelli è un medico , psichiatra e psicoterapeuta italiano che basa le proprie opere letterarie sulla ricerca dell’equilibrio psico-fisico delle persone , indagando anche spazi che in psicologia risultano dei tabù .
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. Nel libro “La Vera Cura sei tu” analizza tredici punti che potrebbero aiutare chiunque , sulla base anche di testimonianze riportate nel testo , a ricercare la soluzione dei propri problemi in un percorso di psicoterapia che si basa non sulla riscoperta del proprio passato come origine dei propri problemi , bensì l’analisi del proprio presente e della scoperta del vero sé .
E’ un invito a ricercare nei propri stati di malessere non la causa scatenante ma il vuoto assoluto che secondo il Tao , pensiero alla base della religione Taoista , è il luogo in cui troviamo noi stessi . D’altronde , noi nasciamo dal vuoto e dovremmo cercare di ritornarci in ogni momento difficile tramite la meditazione e la visualizzazione di esso .
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Il vuoto è inteso come ricerca del silenzio e della non spiegazione nei confronti delle proprie difficoltà. Morelli consiglia di non giustificare con il nostro passato il presente , bensì trovare in esso , inteso come momento attuale il fattore che scatena tali momenti difficili . La ricerca di se stessi non è facile ma neanche obbligatoria perché tutto ciò che siamo è dato dalle nostre inclinazioni naturali che fanno parte di noi da quando siamo stati messi al mondo . Come gli antichi , anche noi dovremmo imparare l’arte del silenzio e ricercare in esso il benessere psicologico e goderci la nostra totale , assoluta e indissolubile compagnia di se stessi . Non è il giudizio altrui a costruirci , ne tantomeno i nostri errori , quanto invece la visione e la consapevolezza che abbiamo del nostro io , al fine di capirci , comprenderci e accettarci . Con ciò non si preclude che il percorso psicoterapeutico sia inutile ma diventa funzionale nel momento in cui vi è una completa e nuda scoperta di se stessi.
Fiorella Verile
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