Accise tabacchi.
Per l’anno 2024, l’importo fisso per “unità di prodotto”, è così determinato:
in 29,30 euro (da 28,20 euro) per 1.000 sigarette, mentre passa
dall’anno 2025, in 29,50 euro (da 28,70 euro) per la stessa quantità.
Invece, l’accisa minima verrà portata, da euro 115, ad euro 147,50 dal 2024 e dal 2025 ad euro 148,50 per il tabacco trinciato a taglio fino da usarsi per arrotolare le sigarette.
L’onere fiscale minimo per le sigarette viene aumentato, il PMP (prezzo medio ponderato) ed innalzato:
dal 98,50 al 98,70% per il 2024
e dal 98,60 al 98,80% per il 2025.
In merito ai tabacchi da inalazione senza combustione, saranno sottoposti ad accisa in misura pari al 42% (invece che 41%, come precedentemente previsto) dal 2026.
Infine, quanto ai prodotti da inalazione senza combustione costituiti da sostanze liquide, contenenti o meno nicotina, esclusi quelli autorizzati all’immissione in commercio come medicinali, sono assoggettati ad imposta di consumo in misura pari, rispettivamente:
al quindici per cento e al dieci per cento dal 1° gennaio 2023 fino al 31 dicembre 2024,
al sedici per cento e all’undici per cento dal 1° gennaio 2025,
al diciassette per cento e al dodici per cento dal 1° gennaio 2026.
E.N. Giurista ed Economista aziendale
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