Luigi Vanvitelli era figlio di un altro grande artista, Gaspar Van Wittel, abile e fiorente vedutista. Suo padre ha sempre incoraggiato i suoi studi artistici iniziati ad una tenera età. La sua conoscenza non era limitata all’arte figurativa ma includeva anche la musica, la letteratura, la danza, il teatro ecc. I suoi disegni non erano semplici disegni ma visioni di realtà che non tutti sapevano cogliere nella bellezza dei paesaggi. Ricordare questa grande personalità significa non solo ricordare la Reggia ma anche tutti gli altri progetti che egli stesso ha creato e visto nascere tra cui il famoso acquedotto carolino.
“Omaggiare Luigi Vanvitelli in occasione dei 250 anni della sua morte è doveroso. Il programma annuale delle celebrazioni sostiene tre linee di azione: conoscenza, divulgazione e cura condivisa della sua eredità. Con l’apertura delle nuove sale consentiamo al grande pubblico del museo d’intraprendere il viaggio di emozione della Reggia avendo gli strumenti per comprendere meglio l’artefice della sua realizzazione e vivere con maggiore consapevolezza le suggestioni del più grande lascito del Maestro” afferma la direttrice Tiziana Maffei
PICCOLA CURIOSITA’: Quando fu costruito l’acquedotto per alimentare le vasche d’acqua della Reggia, si ritenne inizialmente un progetto fallimentare in quanto l’acqua non arrivò prima di una settimana.
Bisogna affermare perciò che i Borbone hanno visto molto più che bene sulla figura del grande architetto. Gli orari di apertura corrispondono a quelli della Reggia cosi come accennato precedentemente per il prezzo.
Articolo e foto di Fiorella Verile
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