Luigi Vanvitelli in mostra alla Reggia di Caserta

Il 1 marzo di quest’anno è stata celebrata la ricorrenza memoriale del 250imo anno dalla morte di Luigi Vanvitelli, grande architetto, artista a 360°, al quale si deve una delle creazioni architettoniche ed ingegneristiche più bella del patrimonio non solo italiano ma mondiale: La Reggia di Caserta.

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Per tale ricorrenza si è deciso di allestire una mostra permanente all’interno degli appartamenti reali con il fine di creare un ambiente unico tra arte e storia. Suddivisa in quattro sale ci viene presentato l’iter di progettazione e costruzione di tutto il palazzo, in particolare:
La chiamata del re
La dichiarazione dei disegni
Il cantiere della reggia
L’eredità del maestro
La mostra inclusa nel prezzo del biglietto d’ingresso, racchiude ciò che oggi rappresenta un percorso innovativo in cui materialità ed immaterialità si incontrano inequivocabilmente, ai disegni fisici ed i modellini si affiancano infatti video e lettere interattive che accompagnano il visitatore durante il percorso.

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Luigi Vanvitelli era figlio di un altro grande artista, Gaspar Van Wittel, abile e fiorente vedutista. Suo padre ha sempre incoraggiato i suoi studi artistici iniziati ad una tenera età. La sua conoscenza non era limitata all’arte figurativa ma includeva anche la musica, la letteratura, la danza, il teatro ecc. I suoi disegni non erano semplici disegni ma visioni di realtà che non tutti sapevano cogliere nella bellezza dei paesaggi. Ricordare questa grande personalità significa non solo ricordare la Reggia ma anche tutti gli altri progetti che egli stesso ha creato e visto nascere tra cui il famoso acquedotto carolino.
“Omaggiare Luigi Vanvitelli in occasione dei 250 anni della sua morte è doveroso. Il programma annuale delle celebrazioni sostiene tre linee di azione: conoscenza, divulgazione e cura condivisa della sua eredità. Con l’apertura delle nuove sale consentiamo al grande pubblico del museo d’intraprendere il viaggio di emozione della Reggia avendo gli strumenti per comprendere meglio l’artefice della sua realizzazione e vivere con maggiore consapevolezza le suggestioni del più grande lascito del Maestro” afferma la direttrice Tiziana Maffei
PICCOLA CURIOSITA’: Quando fu costruito l’acquedotto per alimentare le vasche d’acqua della Reggia, si ritenne inizialmente un progetto fallimentare in quanto l’acqua non arrivò prima di una settimana.
Bisogna affermare perciò che i Borbone hanno visto molto più che bene sulla figura del grande architetto. Gli orari di apertura corrispondono a quelli della Reggia cosi come accennato precedentemente per il prezzo.

Articolo e foto di Fiorella Verile

Articolo e foto soggetti a copyright

Info: Reggiadicaserta.cultura.gov.it

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